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Marcozzi (M5s) attacca D’Alfonso: “Altro che Regione Veloce, rischiamo di perdere i fondi europei”

Marcozzi (M5s) attacca D’Alfonso: “Altro che Regione Veloce, rischiamo di perdere i fondi europei”

PESCARA, 22 marzo 2017 – Il Movimento 5 Stelle all’attacco del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso, sui ritardi relativi alla pubblicazione dei bandi europei. “Rischiamo di perdere ingenti risorse economiche – denuncia la consigliera regionale Sara Marcozzi -. Si tratta da finanziamenti destinati ad imprese e altri beneficiari, che attendono da oltre due anni di potere usufruire dei fondi messi a disposizione dalla Comunità Europea”.

L’esponente del M5s entra nel dettaglio:

“Sono circa 370 milioni di euro i fondi europei Fesr e Fse fermi nei cassetti della giunta regionale e dei dipartimenti. Risorse che dovrebbero arrivare sul territorio nel periodo 2014-2020 e che invece sono fortemente in ritardo per manifesta incapacità di chi governa. Giunti a metà percorso, avremmo dovuto assistere all’impiego di almeno la metà dei fondi e invece non siamo neanche ad un quinto dell’ammontare complessivo. Al momento, infatti, sono stati pubblicati bandi per appena 46 milioni di euro, quando il direttore generale Cristina Gerardis, nel corso di un’audizione dello scorso luglio, ci aveva assicurato che entro questo mese sarebbero stati pubblicati bandi per almeno 186 milioni di euro”.

Marcozzi snocciola i numeri, mostrando una serie di slide che fanno il quadre sulle due linee di finanziamenti europei:

LA SITUAZIONE DEL FESR (Fondo Europeo Sviluppo Regione)

  • DOTAZIONE TOTALE DEI BANDI DA PUBBLICARE ENTRO MARZO 2017: 119,5 Milioni di euro
  • DOTAZIONE BANDI PUBBLICATI: 30,5
  • DOTAZIONE BANDI IN ATTESA DI PUBBLICAZIONE: 89 Milioni

LA SITUAZIONE DEL FSE (Fondo Sociale Europeo)

  • DOTAZIONE TOTALE DEI BANDI DA PUBBLICARE ENTRO MARZO 2017: 67,9 Milioni di euro
  • DOTAZIONE BANDI PUBBLICATI: 15,7 Milioni di euro
  • DOTAZIONE BANDI IN ATTESA DI PUBBLICAZIONE: 52,2 Milioni

Quindi l’affondo finale:

“Si tratta di un’autentica sconfitta per il governo regionale del presidente D’Alfonso, che si era presentato agli abruzzesi con lo slogan della ‘Regione Veloce’. Chiediamo l’immediata pubblicazione dei bandi, perchè non è possibile rischiare il disimpegno dei fondi da parte della Commissione Europea e dunque la perdita delle risorse da parte della nostra regione”.

La replica della Regione Abruzzo non si fa attendere ed è affidata alla stessa direttrice generale Cristina Gerardis e al direttore del dipartimento della Presidenza e Rapporti con l’Europa, Vincenzo Rivera, quest’ultimo in qualità di Autorità di Gestione:

 “Non c’è alcun rischio di disimpegno dei fondi da parte della Commissione Europea, l’attuazione degli interventi sostenuti dalle risorse comunitarie è sotto controllo, con risultati concreti e apprezzati. La programmazione della Regione Abruzzo sui Fondi FESR, FSE e FEASR è caratterizzata da particolare innovatività, non misure fotocopia di interventi, passati ma progetti più sfidanti e ambiziosi, che cercano di rispondere alle mutevoli esigenze di cittadini e imprese, con un occhio particolarmente attento ai risultati”.

Secondo Gerardis, in particolare:

“Ciò che la consigliera Marcozzi definisce gravi ritardi che metterebbero a repentaglio lo sviluppo economico della regione, altro non è che il frutto della doverosa scelta di ritardare di alcune settimane l’avvio di determinati interventi, previsto per febbraio o marzo 2017, in modo che fossero totalmente in linea con l’azione del Governo centrale e moltiplicassero la loro efficacia. Ad esempio l’avvio della cosiddetta ‘Dote Lavoro’, programmato per febbraio, slitta ad aprile 2017, ma con la piena integrazione di tale misura con l’Assegno di Ricollocazione messo in campo in questi giorni dall’Agenzia nazionale per le Politiche Attive del Lavoro. In tal modo, anziché raggiungere solo il campione di 1.400 disoccupati in NASPI, l’intervento regionale, integrato con quello nazionale, consentirà di aiutare migliaia di percettori di ammortizzatori sociali e di aggiungere ulteriori politiche del lavoro del tutto peculiari per l’Abruzzo. Quello che fa la differenza, è l’avanzamento della spesa, ma ancor di più la qualità dell’intervento”.

 

 

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