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Mobilità regionale, Cgil e Federconsumatori contro il sindaco di San Giovanni Teatino

Mobilità regionale, Cgil e Federconsumatori contro il sindaco di San Giovanni Teatino

PESCARA, 7 maggio – E’ un attacco durissimo quello sferrato dalla Filt Cgil Abruzzo e da Federconsumatori contro il sindaco di San Giovanni Teatino Luciano Marinucci, accusato di “tenere in ostaggio” la mobilità regionale. Sotto accusa la contrarietà manifestata dal primo cittadino “alla realizzazione del doppio binario ferroviario tra Chieti e Pescara sul tracciato che collega l’Abruzzo alla capitale, nonché alla realizzazione della stazione ferroviaria nei pressi dell’aeroporto d’Abruzzo e, come se non bastasse, anche all’allungamento della pista di volo dello stesso scalo che peraltro si rende necessario sia per questioni di sicurezza ma anche per favorire eventualmente l’arrivo e la partenza di aerei cosiddetti a lungo raggio“.

Per Federconsumatori e Cgil, infatti, il raddoppio dei binari da Pescara a Scafa è assolutamente indispensabile per poter estendere l’attuale servizio metropolitano Teramo-Pescara-Chieti proprio fino a Scafa.

“Anche se la soluzione attuale prevede il raddoppio solo nel tratto Pescara-Chieti, Federconsumatori e Filt Cgil Abruzzo condividono totalmente il progetto – scrivono in una nota Tino Di Cicco per Federconsumatori e Franco Rolandi per la Cgil – Ostacolare poi la proposta tesa a realizzare un raccordo tra la ferrovia e l’aeroporto, non è un danno solo per Pescara o Chieti, ma per tutto l’Abruzzo. Fin quando le ‘ragioni’ particolaristiche prevarranno su quelle generali è difficile che il Paese-Italia riesca a risollevarsi”.

Di Cicco e Rolandi citano come esempio il caso del Molise:

 “Nel tratto Termoli-Lesina, da anni l’amministrazione comunale di Campomarino impedisce la realizzazione del doppio binario. Se in questo modo la mobilità ferroviaria lungo la direttrice Adriatica subisce una permanente menomazione, non è un problema per l’amministrazione comunale; il danno è per altri”.

Da qui la necessità di superare quelli che definiscono ragioni di campanile a favore del “bene comune”.

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