Teramo
Stai leggendo
Teramo: Paolo Gatti lascia la “politica attiva”. E spiega i motivi con un post su Fb

Teramo: Paolo Gatti lascia la “politica attiva”. E spiega i motivi con un post su Fb

TERAMO, 26 giugno – La vittoria di Gianguido D’Alberto al Comune di Teramo, oltre ad aver dato nuova linfa al centrosinistra ed aver salvato dalla definitiva scomparsa il Pd teramano ha avuto anche l’effetto di accelerare la resa dei conti all’interno del centrodestra. Ne è la dimostrazione la decisione di Paolo Gatti di lasciare la  “politica attiva”, decisione annunciata ufficiosamente già ieri ed ufficializzata questa mattina, con un post su Fb, che per molti suona però più come una pausa di riflessione che come un vero addio. Sarà il tempo a dire quale sarà, politicamente parlando, il futuro di Paolo Gatti. Intanto resta il dato di una decisione che fa il paio con la sonora sconfitta elettorale del centrodestra teramano.

“Ho riflettuto a lungo in piena solitudine, per una volta non ho condiviso con nessuno, anche se alcuni lo avevano capito da tempo, ed hanno fatto di tutto per dissuadermi – scrive Gatti su Fb – L’ho stabilito da alcuni mesi, ma lo dico e lo scrivo oggi, proprio nel giorno in cui Lino Silvino avrebbe compiuto 72 anni.So che tanti amici ci rimarranno male (e questo mi dispiace davvero) e molti altri giubileranno (di questo poco m’importa, ma ho sorriso tante volte nelle ultime settimane leggendo ed ascoltando certe dichiarazioni): è una decisione ferma e serena, in nulla condizionata dalla recente tornata elettorale, anche se certamente avrei preferito un’uscita di scena vittoriosa”.

Nel suo lungo post Gatti dichiara come il suo sogno, poi realizzato, fosse quello di fare l’assessore nella sua città, ruolo che ha ricoperto a soli 29 anni “con grande soddisfazione ed ottimi risultati amministrativi“.

“Quello che è venuto dopo è stato tutto un di più, assessore Regionale – continua Gatti – e credo di averlo fatto con onore, tanto impegno e buoni risultati, se 10875 cittadini hanno scelto poi di rieleggermi, ed infine vice presidente del Consiglio regionale in rappresentanza delle opposizioni”.

Nel ripercorrere la sua storia politica Gatti rivendica con decisione quel consenso elettorale che lo ha sempre accompagnato:

“Detengo il record di preferenze al Comune di Teramo e ho avuto il piacere di essere stato per ben due volte il più votato in Abruzzo, sempre con oltre diecimila preferenze, grazie ad un lavoro feroce e alla fiducia e alla stima di tanti amici – si legge ancora nel post – Grazie ai provvedimenti da me proposti, migliaia di abruzzesi hanno trovato opportunità di lavoro, centinaia di imprese sono nate e tante altre sono sopravvissute alla crisi economica e sociale. Provo grande soddisfazione nel riscontrare le tante cose che ho potuto realizzare, sia quando vedo lampioni accesi in zone periferiche di Teramo che prima erano al buio, così come quando incontro ragazzi che si iscrivono all’indirizzo sportivo dei Licei Scientifici di Atri e Teramo, da me fortemente voluti e messi in opera”.

Poi l’addio a questa politica, nella quale dice di non riconoscersi più.

“Tuttavia, la politica non è più l’ideale che avevo negli anni ’90, e’ molto cambiata, così come è grandemente mutata la nostra società. Non mi piace più, non mi piace lo scadimento culturale, l’arrivismo selvaggio, l’incompetenza dilagante, l’eccesso di scorrettezze personali prima ancora che politiche, e soprattutto l’ipocrisia che ha raggiunto livelli per me inaccettabili (soprattutto quando praticata da improbabili e smemorati moralizzatori), così come la violenza verbale alla quale siamo arrivati che mette a rischio la serena convivenza civile”.

 

Mi sento...
Felice
0%
Orgoglioso
0%
Euforico
100%
Ok
0%
Triste
0%
Arrabbiato
0%