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Omicidio Tizi a Martinsicuro, al via il processo in Corte d’Assise d’Appello

Omicidio Tizi a Martinsicuro, al via il processo in Corte d’Assise d’Appello

TERAMO, 29 giugno – Si è aperto questa mattina, in Corte d’assise d’appello a L’Aquila, il processo d’appello per l’omicidio di Roberto Tizi a Martinsicuro. Processo che vede alla sbarra Arjan Ziu, esecutore materiale del delitto e che in primo grado era stato condannato a 18 anni, il fratello Mikele e i figli di quest’ultimo Antonioe  Rudy, condannati a 17 anni e 4 mesi come presunti complici.

Nel corso dell’udienza di questa mattina le difese di Mikele,  Rudy e Antonio, rappresentati dagli avvocati  Maurizio Cacace ed Antonio Valentini, hanno avanzato la richiesta di un’integrazione probatoria, chiedendo in particolare una perizia su un video e l’acquisizione dei tabulati telefonici del cellulare di Antonio, il nipote 20enne di Arjan Ziu, da poco ai domiciliari e che si è sempre dichiarato innocente sostenendo che quella sera, al momento dell’omicidio, stava tornando a casa dopo aver staccato dal lavoro in un bar.

Richieste accolte dai giudici della Corte d’Assise d’appello che hanno rinviato il processo al prossimo 6 luglio per il conferimenot dell’incarico al perito.

L’omicidio Tizi si consumò a Martinsicuro il 7 giugno del 2015, con l’uomo ucciso sotto casa da Arjan Ziu con due colpi di pistola calibro 6,35.

Un vero e proprio agguato che, secondo l’accusa, sarebbe stato una vendetta per una discussione per futili motivi avuta qualche ora prima dalla vittima con Arjan Ziu.

I due si erano incontrati in un bar, avevano discusso e Ziu aveva avuto la peggio.

Fermato poco dopo l’omicidio l’albanese aveva confessato le proprie responsabilità, escludendo il coinvolgimento di altre persone e indicando agli investigatori il luogo dove, secondo la sua versione, aveva gettato la pistola, mai ritrovata.

I presunti complici (il fratello MiKele e i figli di quest’ultimo, Antonio e Rudy) furono fermati qualche giorno dopo.

Nel corso del processo con rito abbreviato davanti al gup Roberto Veneziano Arjan Ziu fu condannato a diciotto anni, mentre i suoi tre presunti complici a 17 anni e 4 mesi ciascuno.

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