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Pescara, disabile grave ottiene di nuovo le cure a cui aveva diritto

Pescara, disabile grave ottiene di nuovo le cure a cui aveva diritto

PESCARA, 24 aprile – Le avevano ridotto del 20% le già poche sedute di fisioterapia di cui poteva fruire: assistita dall’associazione Carrozzine Determinate, Lidia Camplone ha oggi potuto veder ripristinato il suo diritto.

“Il caso di Lidia – sottolinea il presidente dell’associazione, Claudio Ferrante – è sicuramente uno tra i più gravi di tutta la provincia ed è ancor più grave e paradossale quando i tagli colpiscono queste situazioni difficilissime che richiedono uno sforzo enorme delle famiglie già ridotte  allo stremo“.

E infatti i familiari della ragazza erano stati costretti a rivolgersi all’avvocato Mariangela Cilli per notificare una diffida alla Asl.

“Siamo esasperati dalle continue traversie e dalle continue lotte per garantire il diritto alla vita e alla salute per Lidia – si sfoga la madre della ragazza, Marilena La Rovere – , anche questa volta ci saremmo sentiti soli contro tutti se non ci fosse stata l’Associazione Carrozzine Determinate. Siamo felicissimi del risultato e che uffici competenti abbiano agito prontamente, ma speriamo che il ripristino delle terapie sia definitivo, perché dal centro di riabilitazione ci hanno fatto sapere che l’Asl ha richiesto delle ulteriori visite specialistiche”.

Per la donna quelle sedute di fisioterapia sono come un farmaco salvavita, una necessità. Ma tutta la vicenda di Lidia e il rispetto dell’equilibrio precario su cui è costruita la sua vita rappresentano un obbligo per tutta la società e per le istituzioni in primo luogo:

“siamo disposti anche ad incatenarci con la famiglia davanti agli uffici della Ausl qualora fosse necessario per tutelare il diritto alla salute ed a una vita dignitosa per una persona colpita da una disabilità così grave“ chiosa Claudio Ferrante.

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