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Post-gara rovente, Sebastiani: “Zeman mai dimesso, non so se resta”. Il boemo: “Io non dico bugie”

Post-gara rovente, Sebastiani: “Zeman mai dimesso, non so se resta”. Il boemo: “Io non dico bugie”

PESCARA, 17 dicembre – Nel dopo partita di Pescara-Novara, la vittoria passa in secondo piano, oscurata dal duello a distanza tra Zeman e Sebastiani, innescato dalle dichiarazioni pre-gara del tecnico boemo, che aveva rivelato di essersi dimesso il primo settembre scorso, in polemica con il mercato condotto dalla società.

Il presidente Sebastiani, scuro in volto, si concede alla stampa:

“Zeman non si è mai dimesso. Se oggi c’era questo clima allo stadio era per la conferenza stampa di merda dell’allenatore. Se sarà in panchina ad Ascoli? Devo parlarci e poi deciderò…”

Il tecnico boemo, in conferenza stampa, viene informato e non si scompone:

“Io non dico bugie. Confermo che mi sono dimesso il primo settembre scorso, quando sono andato negli uffici del presidente per parlare. Poi alla fine ho deciso di restare per non deludere quei pochi che ancora credono in me a Pescara, nonostante avessi anche problemi extra calcistici”.

Clima rovente, insomma, in casa Pescara. Con la situazione che può evolvere in qualsiasi senso. Zeman, però, non ha alcuna intenzione di dimettersi e – tra le righe – lancia altre bordate ai vertici del Delfino:

“Io ho detto che sono a disposizione per allenare e cercare di migliorare. Io non mi dimetto perché ci credo, Io non mi dimetto… poi se sono obbligato… perché si fa di tutto per obbligare…”

Anche sul mercato, l’allenatore di Praga non si nasconde:

“La società, fin dall’inizio, sa cosa serve. Ho chiesto un certo numero di giocatori, con determinate caratteristiche. Io non faccio il mercato, l’ha fatto sempre il presidente. E’ normale però che con 34 giocatori è difficile, perché chi resta fuori perde le motivazioni non soltanto in campo, ma anche in allenamento. Poi se il presidente non li ha ceduti, non è riuscito a vendere o non li ha venduti perchè non ha avuto le somme che chiedeva…”

Infine uno sguardo alla partita:

“Sono contento per il risultato, perché era importante per la classifica. I giocatori hanno dimostrato che non vogliono perdere, ma vogliono vincere le partite. E’ normale che contro il Novara, che ha vinto 4 volte in trasferta e in queste condizioni di poca tranquillità, la squadra dopo il vantaggio ha giocato per difendere. Anche se poi giocando così bassi si rischia sempre che succeda qualcosa”.

Il tecnico del Novara, Eugenio Corini, è deluso:

“C’è rammarico. Questa sconfitta è figlia di un primo tempo senza la necessaria intensità. Nella ripresa il Pescara si è difeso molto basso, anche con gli attaccanti esterni. Noi abbiamo creato dei pericoli, ma alla fine loro forse hanno avuto più voglia di noi di portare a casa il risultato. Venivano da una settimana delicata e hanno dato qualcosa in più in termini di cattiveria agonistica”.

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