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Presepe vivente di Chieti, una donna nigeriana nei panni di Maria. Sua figlia sarà Gesù bambino

Presepe vivente di Chieti, una donna nigeriana nei panni di Maria. Sua figlia sarà Gesù bambino

CHIETI, 4 gennaio – Una donna nigeriana, strappata al racket della prostituzione, vestirà i panni della Madonna, sua figlia di 7 mesi ricoprirà la parte di Gesù bambino e un uomo italiano, uscito dal tunnel della droga, interpreterà Giuseppe. E’ un messaggio importante, nel segno della solidarietà e dell’accoglienza, quello lanciato dal Presepe Vivente di Chieti, che si terrà il prossimo 6 gennaio, nel quartiere storico della Civitella. La manifestazione, giunta alla sua 23esima edizione, vedrà la capanna della Natività collocata sulla scalinata del convento delle Orsoline, mentre la prima ambientazione avrà luogo nell’antico Palazzo Lepri, che nell’occasione potrà essere visitato.

La Sacra Famiglia vedrà dunque protagonisti la giovane nigeriana Joy Peter, sua figlia Princess e l’italiano Emanuele Ferraro. Tutti e tre hanno storie difficili alle spalle e sono ospiti della struttura Capanna di Betlemme di Chieti, gestita dall’associazione Papa Giovanni XXIII, fondata da don Oreste Benzi.

Al presepe vivente della città teatina prenderanno parte 300 figuranti, che daranno vita a 22 scene bibliche e di vita. Coinvolti 17 gruppi e associazioni.

L’iniziativa è stata presentata, nel corso di una conferenza stampa, dal sindaco Umberto Di Primio, alla presenza dell’assessore alle Manifestazioni Antonio Viola, del presidente dell’associazione Teate Nostra, Vanni Di Gregorio e del referente dell’associazione Papa Giovanni XXIII, Luca Fortunato.

Di Primio ha commentato:

”Come amministrazione comunale siamo lieti di avere sostenuto lo sforzo dell’associazione Teate Nostra, che sin dalla prima edizione cura con passione l’allestimento di un evento che conclude la stagione delle manifestazioni natalizie portando, anno dopo anno, a Chieti, tantissimi visitatori. Un ringraziamento particolare all’associazione Papa Giovanni XXIII, ai Gruppi Parrocchiali, alle associazioni di Volontariato, ai gruppi Scout e a tutte quelle persone che, con il loro spontaneo contributo, rendono possibile ogni anno il ripetersi di questa suggestiva manifestazione”.

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