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Pubblica un sito per adulti fotografie intime della ex: a processo

Pubblica un sito per adulti fotografie intime della ex: a processo

MARTINSICURO, 10 dicembre – Quando la donna ha deciso di troncare la loro relazione lui ha pensato di rovinarle la vita. E così, dopo averla minacciata di inviare al figlio alcune foto che la ritraevano nuda ed in atteggiamenti intimi, è arrivato persino a pubblicare quelle stesse foto su un sito di incontri. Una vicenda che ben presto è finita prima sul tavolo della polizia postale, alla quale la donna si era rivolta per sporgere denuncia, e successivamente su quello del Tribunale di Teramo, dove è attualmente in corso il processo all’uomo, un 48enne di Roseto, che deve rispondere di sostituzione di persona, diffamazione, minaccia e cognizione, interruzione o impedimento illeciti di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche.

I fatti contestati all’uomo risalgono ad ottobre del 2014 quando in  seguito alla decisione della donna di interrompere la loro relazione l’uomo l’avrebbe minacciata di inviare alcune sue foto, in cui appariva nuda ed in atteggiamenti intimi, al figlio. Ma non solo. Perché l’uomo l’avrebbe minacciata anche di inviare all’ex marito alcune loro conversazioni whatsapp e sarebbe persino arrivato a pubblicare le foto di nudo della donna su un sito per adulti creando appositi account.

Da qui la contestazione dei reati di sostituzione di persona, diffamazione e minaccia, al quale si aggiunge anche quello di cognizione, interruzione o impedimento illeciti di comunicazioni o conversazioni telegrafiche o telefoniche. Il 48enne, infatti, dopo la fine della relazione con la donna, avrebbe anche cambiato all’insaputa della ex le credenziali di accesso alle sue caselle di posta (di cui conosceva la password avendole create per lei), cancellandone le conversazioni.

Accuse che adesso dovranno essere provate in aula, nel processo in corso davanti al giudice Belinda Pignotti. Processo nel quale la donna, nella precedente udienza, si è costituita parte civile, e che ieri mattina ha visto l’audizione di diversi testimoni tra cui la stessa parte offesa.

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