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Ricostruzione, D’Alberto a Roma per l’incontro con il premier Conte: “Completare il quadro normativo”

Ricostruzione, D’Alberto a Roma per l’incontro con il premier Conte: “Completare il quadro normativo”

TERAMO, 3 settembre – “Non si è trattato di una passerella ma di un vero e proprio confronto durante il quale abbiamo ribadito la nostra fermezza e la nostra determinazione, soprattutto ora che, in virtù dell’operato del commissario Legnini, il percorso della ricostruzione pare prendere la giusta direzione”. E’ quanto dichiarato dal sindaco di Teramo e presidente Anci Abruzzo Gianguido D’Alberto che questa mattina ha partecipato alla riunione a Roma sullo stato della ricostruzione post sisma 2016/17, presieduta dal presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte. Riunione alla quale erano presenti i presidenti delle Regioni interessate, il commissario straordinario per la Ricostruzione, il presidente Anci Nazionale Antonio Decaro, i presidenti delle Anci regionali e i sindaci dei territori coinvolti.

“Presa, seppur tardivamente, consapevolezza della ricostruzione sostanzialmente ferma nei Comuni colpiti dal terremoto del 2016, ora bisogna avere coraggio e completare il quadro normativo necessario per ricostruire le nostre città – ha detto D’Alberto – dopo quattro anni in cui i sindaci sono rimasti inascoltati, lo scenario è cambiato, grazie soprattutto al lavoro del commissario alla ricostruzione Giovanni Legnini che, assumendo il ruolo di commissario dei sindaci, per i sindaci, ha finalmente messo in atto un’azione di sinergia tra tutti i livelli di governo”.

Un patto che, per D’Alberto, deve tradursi “nell’approvazione, attraverso il decreto semplificazioni in fase di conversione e il decreto rilancio 2, delle norme fondamentali mancanti. Parliamo dell’aumento e stabilizzazione del personale, proroga dello stato di emergenza, norme per la ricostruzione sociale ed economica, destinazione di parte del recovery fund alla ricostruzione e ulteriore accelerazione sulla ricostruzione pubblica”. Per il sindaco di Teramo, dunque, la priorità adesso è quella di definire il pacchetto normativo necessario a far partire concretamente la ricostruzione in Comuni che aspettano da troppo tempo. “Non possiamo chiedere fiducia, collaborazione, speranza e responsabilità a un territorio stremato da quattro anni di attesa – conclude –  se non c’è fiducia e collaborazione reciproca tra i livelli locali e centrali delle istituzioni.RicostruiNon consentiremo più che si abusi della dignità dei nostri territori e dei nostri cittadini”.

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