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Tentò di uccidere lo zio, giovane di Ortona condannato a 14 anni di carcere

Tentò di uccidere lo zio, giovane di Ortona condannato a 14 anni di carcere

CHIETI, 6 settembre 2017 – Tentò di uccidere lo zio per vecchie ruggini familiari. Nicholas Di Benedetto, 26 anni, nato a Ortona ma residente a Pescara , è stato condannato a 14 anni di reclusione e all’interdizione perpetua dai pubblici uffici, essendo stato riconosciuto colpevole di tentato omicidio, porto abusivo di coltello e minaccia grave.

Con Di Benedetto finì sotto inchiesta anche il padre Nicolino. Secondo l’accusa, il giovane avrebbe agito con premeditazione, in concorso con il genitore, ma la posizione di quest’ultimo, a causa di un difetto di notifica, deve essere ancora vagliata dal giudice per l’udienza preliminare.

I fatti si verificarono in un’abitazione di Poggiofiorito nel pomeriggio del 2 novembre del 2015: Gennaro Capozzi, 51 anni, cognato di Nicolino Di Benedetto, era appena uscito di casa per prendere alcuni pezzi di legna quando – secondo l’accusa – venne aggredito alle spalle da padre e figlio, armati entrambi di coltello. Capozzi venne ferito alla nuca, al torace, all’addome e ad una mano, con lesioni guaribili in più di venti giorni. Alla base del gesto ci sarebbero state dei vecchi risentimenti di natura familiare.

Ascoltato nel corso del dibattimento, Nicolino Di Benedetto ha sostenuto che il figlio è estraneo alla vicenda, mentre è stato lui ad avere un breve colluttazione con il cognato, dopo che questi gli sarebbe andato incontro impugnando un coltello. L’avvocato della difesa ha annunciato ricorso in Appello.

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