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Teramo, Brucchi ritira le dimissioni “per difendere l’acqua”. E affida le sue motivazioni a Facebook

Teramo, Brucchi ritira le dimissioni “per difendere l’acqua”. E affida le sue motivazioni a Facebook

TERAMO, 10 maggio – L’occasione è la crisi idrica che per un’intera giornata ha gettato nel panico l’intera provincia. Con l’annuncio della revoca delle dimissioni affidata a Facebook, ancor prima che al comunicato ufficiale arrivato alle otto con due righe stringate in cui il sindaco annunciava di averle ritirate. Perché Brucchi, la decisione di restare alla guida della città, l’ha comunicata proprio così: dal suo profilo Fb, lo stesso dal quale aveva aggiornato i cittadini delle risultanze del tavolo tecnico convocato d’urgenza ieri pomeriggio in Prefettura.

In un’epoca social le comunicazioni, anche quelle istituzionali, vengono ormai veicolate innanzitutto attraverso i social network. E proprio al social network Brucchi ha affidato le motivazioni della sua decisione. Una scelta, sostiene il primo cittadino, motivata dalla necessità di difendere il territorio dopo l’ennesima crisi che lo ha investito, quella relativa all’emergenza idrica.

“Notte praticamente trascorsa in Prefettura per l’emergenza idrica con il Presidente D’Alfonso e il Ccs ad attendere i risultati delle analisi dell’Arta regionale che sono arrivati nelle prime ore del mattino – scrive il sindaco –  Emergenza idrica per ora risolta ma che desta molte preoccupazioni. Dopo le varie vicissitudini dei mesi passati ora il rischio di un sistema idrico troppo vulnerabile. Sento il bisogno di riprendere il mio posto di Sindaco per difendere il bene più prezioso che noi abbiamo: la nostra acqua. È importante capire quello che è successo, perché è successo e cosa bisogna fare. Questo non vuol dire che non affronterò contemporaneamente la crisi politica che mi ha portato alle dimissioni. Anzi quello che è accaduto sarà un ulteriore stimolo a risolverla velocemente e con determinazione. L’incontro di ieri pomeriggio e’ stato per me molto esaustivo e chiaro. È stata tracciata una rotta che ora tocca a me seguire. Se poi dobbiamo andare a casa andremo a casa ma non ora. Teramo prima di tutto”.

Resta adesso da vedere se il primo cittadino riuscirà realmente a ricomporre la crisi della sua maggioranza, sempre più litigiosa e sfaldata.

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