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Teramo, rientrata l’emergenza: dopo le nuove analisi l’acqua torna potabile. La Procura apre un’inchiesta

Teramo, rientrata l’emergenza: dopo le nuove analisi l’acqua torna potabile. La Procura apre un’inchiesta

TERAMO, 10 maggio – Dopo che anche le analisi relative al sesto prelievo hanno dato esito negativo la Asl revoca il provvedimento di non potabilità e l’emergenza rientra in appena 12 ore. La notizia è arrivata questa notte, intorno alle due, quando il tavolo tecnico convocato in Prefettura e presieduto dal Presidente Luciano D’Alfonso ha ricevuto i risultati delle controanalisi effettuate dall’Arta su sei punti di prelievo. Intanto già ieri sera la Procura di Teramo ha aperto un fascicolo bis per inquinamento ambientale.

Tra i primi ad informare i cittadini del rientro dell’emergenza il sindaco di  Notaresco Diego Di Bonaventura, seguito dal sindaco di Teramo Maurizio Brucchi.

“Tutte e sei le analisi dell’Arta Abruzzo hanno dato esito negativo con valori nella norma – comunicava stamattina Di Bonaventura – La Asl, visto i referti, revoca il provvedimento e conferma la potabilità dell’acqua. La Asl continuerà i monitoraggi. Emergenza rientrata. Consiglio personale. Se avete già comprato acqua, in via precauzionale, per domani fatene uso”.

Qualche minuto dopo le comunicazioni dei sindaci, il comunicato ufficiale della Prefettura:

“Nel corso della riunione in Prefettura, presieduta dal Presidente della Regione Luciano D’Alfonso e dal Prefetto di Teramo, l’Arta ha comunicato i risultati dei sei campioni d’acqua prelevati, riferendo che ‘…in base alle analisi effettuate i campioni in esame sono conformi alla normativa vigente’. In ragione di tale comunicazione la Asl ha informato che ‘…si revoca la disposizione e l’acqua può essere destinata ad uso potabile’. Continuerà il monitoraggio con esecuzione dei prelievi in rete ed alle opere di captazione”.

In mattinata è arrivato poi anche il comunicato stampa della Asl:

“Si avverte la cittadinanza dei Comuni di Alba Adriatica, Ancarano, Basciano, Bellante, Campli, Canzano, Castellalto, Castelli, Civitella del Tronto, Colledara, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Giulianova, Isola del Gran Sasso, Martinsicuro, Montorio al Vomano, Morro d’Oro, Mosciano, Nereto, Notaresco, Penna S. Andrea (Val Vomano), Pineto, Roseto, Sant’Omero, Sant’Egidio, Teramo, Torano Nuovo, Torricella Sicura (capoluogo e Bivio S. Chiara), Tortoreto e Tossicia che sono state revocate le limitazioni d’uso dell’acqua in rete disposte nel pomeriggio di ieri, dal Sian. Infatti, l´esito dei risultati analitici sui campioni d´acqua prelevati il 9.5.2017 e pervenuti oggi alle ore 1:56, risultano di conformità alla vigente normativa”.

I risultati delle analisi sui campioni d’acqua prelevati ieri nei punti di sbarramento destro e sinistro e in rete nei punti di Fano a Corno, Teramo, Mosciano, Martinsicuro e Roseto risultano infatti essere nella norma con colore, odore, sapore e torbidità descritti dall’Arta come “accettabili”.

La Asl, intanto, continuerà i monitoraggi, con enti ed istituzioni che adesso chiedono di accertare cosa sia successo alle sorgenti del Gran Sasso.

Sotto accusa, questa volta, non ci sarebbero sversamenti da parte del Laboratorio, ma i lavori di manutenzione del Traforo.

In ogni caso anche quest’episodio ha riportato sotto i riflettori la questione della sicurezza del sistema Gran  Sasso e delle possibili ripercussioni sulla salute dei cittadini. Una questione sulla quale sta già indagando la Procura di Teramo, che dopo lo sversamento di quest’estate aveva aperto un primo fascicolo per inquinamento ambientale, e con il pm Stefano Giovagnoni che dopo quanto accaduto ieri ha aperto un secondo fascicolo sempre ipotizzando reati ambientali.

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