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Teramo, elezioni amministrative: Luciano D’Amico conferma il proprio no a una candidatura

Teramo, elezioni amministrative: Luciano D’Amico conferma il proprio no a una candidatura

TERAMO, 4 aprile – A poco più di due mesi dal voto il Pd teramano è ancora alla ricerca del proprio candidato sindaco. A fronte di un accordo che resta improbabile sia con i civici di Gianguido D’Alberto che con quelli di Giovanni Cavallari, e archiviata la candidatura della discordia di Renzo Di Sabatino, il partito in questi giorni è tornato a corteggiare il rettore Luciano D’Amico. Che però, ancora una volta, ha ringraziato declinando l’invito.

“La mia risposta, nell’interesse della città e nel rispetto degli impegni che ho assunto, a partire da quell0 qui all’Università dove il mandato scadrà solo il 31 ottobre e di altri impegni già assunti, è di grande gratitudine ma di indisponibilità – ha confermato oggi D’Amico, dopo un ennesimo tentativo di convincimento messo in atto da Maurizio Verna e Alberto Melarangelo – Indisponibilità che ho ribadito nel corso degli ultimi 4 anni. Mi dispiace che fin dall’inizio del mio mandato il mio progetto per l’Università sia stato letto  speso come finalizzato a carriere politiche, ma come dicevo allora, come ho detto fino all’altro ieri tutti i progetti presentati come Università avevano come unico obiettivo quello di dotare l’Ateneo di strutture adeguate e fare il bene della città”.

Obiettivo che D’Amico ha intenzione di perseguire fino a fine mandato, che scadrà il 31 ottobre, e successivamente da privato cittadino.

“Io sono convinto che si possa servire la città di Teramo, che amo profondamente e a cui sono debitore di un’accoglienza straordinaria, ancora da Rettore, fino a fine mandato – ha concluso D’Amico – sia come privato cittadino”.

Un’esperienza, quella di Rettore, che questa mattina lo ha portato a firmare il bando per il progetto di recupero dell’ex manicomio.

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