TERAMO, 6 giugno – Il trucco è vecchio, ma ancora efficace: si era spacciato per un amico del figlio, al quale avrebbe dovuto consegnare un computer e si era fatto anticipare da un anziano duemila euro. Un napoletano di 33 anni, è ora sottoposto agli arresti domiciliari, con l’accusa di truffa aggravata, in seguito a un’ordinanza di custodia cautelare, al termine di un’ indagine condotta dagli agenti della Squadra Mobile della Questura di Teramo.I due si erano incrociati tempo fa lungo via del Castello e l’arrestato, N.G. si era presentato all’anziano come un amico del figlio, a cui avrebbe dovuto appunto consegnare un computer del costo di 2000 euro.

Aveva quindi fatto una chiamata con il cellulare e passato il telefono al settantenne a cui, dall’altra parte, una voce maschile aveva chiesto all’uomo di anticipare la somma.

L’anziano si era quindi messo in macchina con il presunto amico del figlio, era andato in banca, aveva prelevato la somma dal conto e aveva consegnato i soldi. Ma il computer da consegnare non è mai arrivato.

L’uomo si è così recato in Questura dove ha sporto denuncia, come altri avevano già fatto prima di lui: il 33enne napletano ha infatti ricevuto il provvedimento nel carcere di Poggioreale dove è detenuto per analoghi reati.