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Terremoto, Brucchi: “Per Teramo è peggio che nel 2009”. Scuole chiuse fino a lunedì prossimo

Terremoto, Brucchi: “Per Teramo è peggio che nel 2009”. Scuole chiuse fino a lunedì prossimo

TERAMO, 31 ottobre – Una provincia duramente colpita dal terremoto, molto più di quanto rappresentato dai media nazionali, con le scuole di Teramo che resteranno chiuse fino a lunedì prossimo per consentire le verifiche (analoghe ordinanze nelle prossime ore potrebbero arrivare da numerosi altri comuni). I sindaci vorrebbero sia certezze sui tempi dei sopralluoghi per le relative ordinanze di inagibilità, sia una maggiore presenza della Protezione civile soprattutto per quel che riguarda i sopralluoghi sulle scuole. E’ quanto emerso questo pomeriggio nella riunione in Provincia alla quale hanno partecipato 25 sindaci di comuni teramani colpiti dal sisma.

Nel corso della riunione è stato sottolineato come solo nel Comune di Teramo siano 260 le persone che hanno passato la notte nelle aree messe a disposizione dal Comune.

“Dai media – ha detto il sindaco, Maurizio Brucchi – sembra che noi non abbiamo avuto ripercussioni. Io come comune ho subito molti più danni adesso che nel 2009, dopo il terremoto dell’Aquila. A Teramo le scuole riapriranno lunedì prossimo per consentire tutte le verifiche”.

“Ci sono persone che sono uscite da casa, che chiedono le verifiche e che nel frattempo hanno bisogno di ricovero a Teramo, Montorio, Civitella, Torricella, solo per citarne alcuni – ha detto il presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino – I dati che abbiamo sui danni sono ben superiori a quelli che stanno passando. La situazione è peggiore di come è apparsa sui mezzi di comunicazione nazionali, il dato è sottodimensionato”.

Nel corso della riunione sono stati numerosissimi gli interventi dei primi cittadini dei comuni colpiti dal sisma. Tra questi anche quello del sindaco di Atri, che pur sottolineando come ci siano sicuramente situazioni più gravi, ha sottolineato come anche il suo territorio abbia subito danni e come l’amministrazione combatta anche con la paura delle famiglie, preoccupate per le scuole.

“Il centro storico di Atri è quello più grande e più vasto dopo Teramo. Questa mattina la Regione mi ha chiamato per chiedermi di partecipare alla riunione del 10 con Renzi. Io ho detto che sto facendo i sopralluoghi sul territorio. È vergognoso. Non è che siamo lasciati soli, siamo proprio allo sbando” ha detto il primo cittadino, che ha poi aggiunto come la sua amministrazione non stia “chiedendo soldi o uomini, solo un tecnico di protezione civile che faccia i sopralluoghi con noi”.

Forti polemiche sono poi state registrate anche in relazione alla mappatura della post sisma trasmessa dai vigili del fuoco alla Regione e comunbicata dal presidente D’Alfonso duranmte la riunione operativa  di Protezione civile. Mappatura tra cui mancano alcuni dei comuni maggiormente colpisiti dal terremoto, come Colledara e Castelli, Isola del Gra Sasso.

 “Sono rimasto attonito quando ho visto che nemmeno Castelli era inserito nella mappatura della Regione – ha detto il sindaco di Castello Rinaldo Seca –  Io ho buona parte del centro storico chiuso, con i danni che si sommano a quelli del 2009”.

Alla riunione ha partecipato il dirigente regionale della Protezione Civile, Antonio Iovino.

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