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Sisma, Gentiloni a Teramo: “Fare in fretta”. Protestano comuni fuori cratere colpiti da maltempo

Sisma, Gentiloni a Teramo: “Fare in fretta”. Protestano comuni fuori cratere colpiti da maltempo

TERAMO, 7 febbraio – “Una parte del nostro Paese è stata ripetutamente colpita in modo molto grave: non si è trattato solo di un episodio, ma purtroppo di una sequenza. Questo non deve incrinare la coesione della nostra comunità e la fiducia nel futuro, ma bisogna lavorare e lavorare in fretta perché solo se le istituzioni, dal Governo alla Regione ai sindaci e alla Protezione civile, saranno unite e rapide si potrà ridare fiducia ai territori. Oggi il rischio maggiore è quello di perdere fiducia nel futuro di queste zone”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, incontrando a Teramo i sindaci del cratere sismico.

All’esterno del palazzo della Provincia di Teramo, prima dell’inizio dei lavori, la polemica di alcuni sindaci di Comuni che non rientrano nel cratere, come Atri, Notaresco, Cellino Attanasio e Castellalto, ma che sono stati duramente colpiti dal maltempo.  Sindaci che sono stati successivamente ricevuti dal premier, al quale hanno chiesto un decreto per l’Abruzzo in merito all’emergenza neve.

“Il territorio di Teramo – ha detto poi Gentiloni ai sindaci del cratere – ha vissuto in modo speciale la concatenazione tra il terremoto e la nevicata senza precedenti. Questo richiede interventi anche specifici, non solo come stiamo cercando di fare in tutta la zona colpita, accelerando la riapertura delle scuole, per gli alloggi di emergenza e per la rimozione delle macerie, ma impone di pensare al futuro di questi territori. Qui nel Teramano serve uno sforzo particolare soprattutto da parte dei sindaci sulla viabilità, che ha sofferto moltissimo per la nevicata e potrebbe soffrire anche nel periodo del disgelo”.

Secondo il presidente del Consiglio:

“E’ necessario piano piano ridare speranza, reinvestire sulle vocazioni di questi territori, sul turismo, sull’impresa, sull’agricoltura. Per me è stato molto utile ascoltare le esigenze, i problemi e anche le lamentele che vengono dal territorio. Tornerò presto”.

Prima dell’incontro a Teramo, il premier ha visitato Montorio al Vomano. Sotto la pioggia, è entrato nel centro storico. Un breve tragitto lungo il quale è stato fermato da due cittadine, Annalida e Pina, che hanno chiesto aiuti per gli esercizi commerciali e per ristrutturare le proprie case, “perché non vogliamo lasciare il nostro paese”. Gentiloni le ha rassicurate: “Ce la faremo, vi staremo vicini”. Poi il presidente ha stretto la mano a una squadra di Vigili del Fuoco.

Tra i sindaci che hanno espresso la necessità di un apposito decreto per il maltempo, quelli di Notaresco, Castellalto e Atri, e quello di Cellino Attanasio, che starebbe pensando, in caso di mancati aiuti, di restituire la fascia.

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