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Toyo Ito a Pescara, D’Alfonso e Alessandrini chiedono il Calice bis

Toyo Ito a Pescara, D’Alfonso e Alessandrini chiedono il Calice bis

PESCARA, 13 gennaio – Si cerca una qualche forma di accordo, tra l’amministrazione di Pescara e Toyo Ito, sulla vicenda riguardante il famigerato Huge Wine Glass, più noto come “Il Calice”. L’opera venne installata in Piazza Salotto, nel cuore della città adriatica, alla vigilia delle elezioni regionali del 2009 e finì in frantumi poche settimane dopo, pare a causa di problemi climatici. Adesso D’Alfonso e Alessandrini vogliono convincere l’architetto e artista giapponese a riprovarci.

Il Calice di Toyo Ito sarebbe dovuto essere uno dei simboli più potenti del supposto “rinascimento dalfonsiano” di Pescara e invece si rivelò un clamoroso autogol, che espose l’attuale presidente della Regione, a quel tempo sindaco di Pescara, a critiche, invettive e frasi di scherno. Da quei giorni tanta acqua è passata sotto i ponti, molte cose sono cambiate, il governatore è impegnato su altri fronti, ma quella faccenda del Calice proprio non l’ha dimenticata. E così si è presentato anche lui, questa mattina a Palazzo di Città, per incontrare l’architetto giapponese insieme al sindaco Marco Alessandrini. Il vertice ha avuto come obiettivo la ricerca di una soluzione che consentisse di superare il contenzioso civile apertosi in seguito alla richiesta di risarcimento danni, per oltre un milione di euro, avanzata dal Comune di Pescara. E il primo obiettivo sembra essere quello di riprovarci.

In perfetto stile D’Alfonso 2.0, è stato lo stesso governatore ad annunciare le sue intenzioni sul proprio profilo Facebook:

“Il dolore accusato dalla sua opera d’arte è un dolore accusato dall’intera città di Pescara. Io stesso ne ho portato le cicatrici, che poi si sono trasformate in segni di vittoria. Anche per questo, sarei felice se un’altra opera d’arte del maestro giapponese Toyo Ito riguardasse l’Abruzzo”.

Ad Alessandrini non è rimasto altro da fare che confermare:

“L’incontro di oggi vuole servire anche per sanare una ferita. Con ‘il maestro’, che abbiamo invitato in Comune, inizieremo a discutere in merito a quello che potrà succedere, dopo quanto avvenuto sette anni fa con la rottura del Calice. Come noto c’è una causa in corso e il 20 gennaio ci sarà uno snodo importante su questa vicenda. Le parti sono disponibili a porre in essere accordi transattivi, trattandosi di una richiesta di risarcimento di oltre un milione di euro. Il punto è capire dalla viva voce del ‘maestro’ quale è il suo punto di vista in ordine alla possibilità di costruire nuovamente un’opera di quel tenore”.

Il sindaco ha sottolineato le preoccupazioni dell’artista, anche se forse ad essere preoccupati sono soprattutto i cittadini, visto che l’implosione del Calice, a suo tempo, avrebbe anche potuto causare danni più seri:

“Da un lato c’è la preoccupazione dell’artista che si possa ripetere il collasso. Dall’altra ci sono la disponibilità e le rassicurazioni di Clax Italia, l’azienda laziale che ha eseguito l’opera, in ordine ad una tecnologia in grado di permetterne la realizzazione. Oggi organizzeremo anche degli incontri trilaterali per verificare quali prospettive ci sono per un eventuale abbandono della causa, per una definizione bonaria della controversia e per il ricollocamento di una vecchia copia dello Huge Wine Glass. A tal proposito noi siamo consapevoli della grandezza artistica dell’autore e dunque vogliamo ascoltare il suo pensiero, tenendo presente che la nostra prima idea sarebbe quella di replicare l’opera. Siamo anche disponibili, seguendo le indicazioni spaziali del Maestro Toyo Ito, a fare altro. Su questo però incombe anche la questione del rapporto con la Clax Italia e dei contratti che hanno la loro rilevanza”.

Nonostante l’entusiasmo del sindaco, l’artista giapponese, arrivato a Pescara con uno staff decisamente nutrito, è apparso molto prudente:

“Sono sincero, ci incontriamo con il sindaco per sapere cosa è possibile fare per il futuro e poi con il tempo potremo chiarire tutta la situazione. Oggi vogliamo superare quella ferita e lo vogliamo fare per i cittadini di Pescara e per questa città che ritengo molto bella”.

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