Truffa del vino a Pescara, 13 cantine abruzzesi raggirate
PESCARA, 30 giugno – Sgominata dalla Polizia a Pescara la banda della truffa del vino. Tre le persone denunciate. Avevano comprato diverse partite di vino con assegni a vuoto e si apprestavano a sparire nel nulla. Tredici le aziende vitivinicole abruzzesi vittime delle truffe. Ricostruito un giro di affari illecito di oltre 30mila euro.
Nei guai, per il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, sono finiti D.M.D, 57 anni, residente a Loreto Aprutino, e D.E.T., 58 anni, originario di Montesilvano, senza fissa dimora. Per ricettazione, invece, è stato denunciato R.D., 48 anni, di Pescara.
I tre erano veri e propri manager della truffa: eleganti e insospettabili, acquistavano partite di vino in bottiglia pagando con assegni scoperti e poi lo rivendevano. Quando arrivavano le prime richieste di pagamento, la banda si dileguava e la truffa ricominciava altrove.
Quello scoperto grazie alle indagini dalla squadra Mobile di Pescara è un filone di criminalità poco conosciuto, ma molto redditizio. In casa della persona denunciata per ricettazione, uno dei posti dove la merce truffata dalla banda veniva stoccata in attesa di essere rivenduta, sono state trovate 600 bottiglie di vino, tutte restituite ai legittimi proprietari, che tuttavia sono solo una parte della merce oggetto di truffa.
Dell’associazione criminale faceva parte anche una donna, che gli investigatori stanno ora cercando di identificare. Tra le vittime dei truffatori c’è anche il proprietario di un locale commerciale di Silvi, dove i malfattori avevano stabilito la sede legale della loro “azienda”, salvo poi sparire all’improvviso senza pagare l’affitto.