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Tumore al seno, nel chietino grazie allo screening diagnosticati 378 casi in 4 anni  

Tumore al seno, nel chietino grazie allo screening diagnosticati 378 casi in 4 anni  

CHIETI, 17 novembre – Nella cura dei tumori la diagnosi precoce è quasi sempre l’arma vincente.  Prevenzione all’interno della quale i progetti di screening messi in campo negli ultimi anni dalle varie Asl stanno registrando ottimi risultati. A testimoniarlo i dati dello  screening contro il tumore al seno messo in campo dalla Asl Lanciano, Vasto, Chieti, con 378 casi diagnosticati in quattro anni ed un numero di adesione ai controlli sempre crescente.

I dati raccolti dall’unità operativa dedicata alla diagnostica senologica della Asl Lanciano Vasto Chieti,  che accentra ad Ortona la lettura di tutti gli esami eseguiti nelle strutture azienda, evidenziano infatti come int re anni a fronte di 23.913 inviti spediti la partecipazione femminile allo screening sia passato dal  modestissimo 24,5% del 2013 al 67,20% del 2015, con 14.630 esami effettuati.

“Siamo arrivati alla copertura totale con gli inviti della popolazione target – sottolinea Marzia Muzi, responsabile dello Screening Mammografico – rappresentata dalle 50.000 donne in età compresa tra 50 e 69 anni, da invitare ogni due anni, che risiedono in provincia di Chieti. Vuol dire che tutte hanno ricevuto la lettera con la data dell’appuntamento per sottoporsi a una mammografia gratuita nell’ambito del programma di Screening avviato dalla nostra Azienda a fine 2012. Il tasso di partecipazione è sicuramente in costante aumento, ma il nostro desiderio è entrare a far parte della cultura delle persone, portando più in alto possibile la percentuale di adesione all’invito. Un obiettivo sicuramente ambizioso, a cui però possiamo puntare perché abbiamo risorse umane qualificate e motivate, che si spendono con generosità sul lavoro, vale per i tecnici, i medici, gli  infermieri e il personale della Segreteria screening».

La tendenza del 2016, secondo la Asl, fa ben sperare. Ma ancora più significativi sono altri numeri,  che da soli basterebbero per raccontare la straordinaria validità dello screening: dall’inizio dell’attività (aprile 2012) sono stati individuati 311 tumori, ai quali si aggiungono altri 96 casi scoperti nei primi dieci mesi del 2016. Grazie alla mammografia, sono state localizzate, in più del 50% dei casi, neoplasie di dimensioni inferiori al centimetro, condizione che permette il trattamento con le migliori probabilità di efficacia e di guarigione, oltre che un intervento chirurgico di tipo conservativo, com’è accaduto nel 95% dei casi scoperti in questi anni grazie alla campagna di prevenzione.

Per favorire l’adesione ai controlli, nel caso in cui  si renda necessario un approfondimento per chiarire un dubbio diagnostico, la Aslha anche messo un’automobile a disposizione delle donne che hanno difficoltà a raggiungere l’ospedale di Ortona, dove sono eseguiti tutti gli esami di secondo livello.

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