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Vertenza Dayco: quattro giorni di sciopero nei siti di Chieti e Manoppello

Vertenza Dayco: quattro giorni di sciopero nei siti di Chieti e Manoppello

CHIETI, 4 ottobre – Ancora quattro giorni di sciopero alla Dayco, con i lavoratori dei siti di Chieti e Manoppello che hanno incrociato le braccia a partire da stamattina, quando si sono riuniti in assemblea davanti ai cancelli dell’azienda, e che si asterranno dal lavoro fino alla mezzanotte di sabato. La decisione è stata assunta dopo la rottura delle trattative che si è consumata ieri,  dopo che l’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico non ha dato risposte sul futuro dei lavoratori.

Sul tavolo gli annunciati 135 esuberi annunciati dall’azienda nel corso dell’estate, fortemente contestati dai sindacati che denunciano come tra l’altro l’azienda non abbia presentato un piano industriale sul futuro dei due stabilimenti abruzzesi, e la richiesta della riduzione degli stipendi tramite l’abolizione di tutte le indennità previste dal contratto.

Una vicenda quella dei lavoratori Dayco che continua ad incassare la solidarietà di Sinistra Italiana, che attraverso il suo segretario regionale Daniele Licheri, la segretaria provinciale di Chieti Marisa D’Alfonso e la segretaria del circolo di Chieti Paola De Vitis, sottolinea la necessità di una grande mobilitazione regionale per tutto il comparto industriale.

“Ieri il tavolo ministeriale è andato male e il ministro Calenda ci deve spiegare se il governo vuole fare l’arbitro oppure essere controparte – scrivono i rappresentanti di SI – la dirigenza Dayco continua ad avere l’ossessione di ridurre il costo del lavoro come panacea di tutti i mali. I sindacati con grande responsabilità continuano a chiedere che ci siano certezze negli investimenti e che questo atteggiamento miope non sia il solito preludio ad un’ennesima delocalizzazione”.

Una situazione a fronte della quale Sinistra Indipendente annuncia la volontà del deputato Giovanni Paglia, che già a luglio aveva chiesto un tavolo ministeriale, di intervenire nuovamente sulla vicenda per chiedere chiarimenti al governo.

“Esprimiamo piena solidarietà ai lavoratori che hanno giustamente proclamato  le giornate di sciopero  – concludono gli esponenti di Sinistra Italiana – chiediamo certezze immediate sul futuro dei due stabilimenti che impiegano 600 persone e crediamo sia tempo di una grande mobilitazione regionale  che tenga insieme le innumerevoli vertenze abruzzesi che mettono a rischio il futuro di migliaia di famiglie”.

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