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“Vogliono uccidermi”, ma è lui l’unico armato: panico in stazione a Pescara

“Vogliono uccidermi”, ma è lui l’unico armato: panico in stazione a Pescara

PESCARA, 27 ottobre – Convinto che due o più persone, a suo dire armate di pistola, volessero ucciderlo a bordo di un treno, ha lanciato l’allarme al 113, facendo scattare il protocollo di emergenza alla stazione di Pescara, ma alla fine l’unico ad essere armato era lui: aveva addosso due grossi coltelli. Protagonista dell’episodio, avvenuto nel pomeriggio, è un 44enne di origini pugliesi residente a Torino, che viaggiava a bordo di un treno proveniente dalla Puglia. L’uomo, probabilmente con problemi di salute mentale, è stato bloccato dalla Polfer e ora è in ospedale.

Alla stazione di Pescara, ricevuta la segnalazione al 113, sono subito scattate le procedure di sicurezza: il piano binari è stato fatto evacuare, così come le carrozze del treno in questione, appena arrivato nello scalo. I poliziotti, con indosso i giubbotti antiproiettile, sono entrati nel convoglio ed hanno individuato l’uomo.

Il 44enne ha ribadito che due o più persone, a suo dire armate di pistola, volevano ucciderlo a bordo del treno, ma ai poliziotti è bastato poco per capire che i viaggiatori indicati dall’uomo erano semplici passeggeri. Alla fine, infatti, l’unico armato era lui: aveva con sé due coltelli.

Il 44enne è stato quindi accompagnato in ospedale per tutti gli accertamenti del caso.

Le operazioni sono state coordinate dagli agenti della Polfer, diretti da Davide Zaccone, insieme a squadra Volante e squadra Mobile della Questura di Pescara.

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