Vigilia Milan per Zeman: “La salvezza? Ci credo”. Intanto ritrova Caprari e Campagnaro
PESCARA, 1 aprile – Ci crede Zdenek Zeman, ci crede perché vuole crederci alla possibile salvezza del Pescara. Ci crede per questione di carattere e perché la matematica ancora glielo consente.
Però è realista e di questa banda che non ha costruito, pensato, messo insieme vede i pochi pregi e i tanti difetti. E confessa:
“Pensavo di incidere di più sulla squadra, ma sono mancate le basi tattiche perché questa formazione era abituata a giocare in un altro modo”.
Alla vigilia della partita con il Milan di Montella questa autorequisitoria basta e avanza:
“I miei ragazzi -ha aggiunto Zeman- hanno esperienza ma giocano troppo in modo individuale. Ad Avezzano giovedì in amichevole ho provato alcune cose, ma tatticamente siamo ancora in ritardo. Nella settimana di pausa abbiamo fatto un lavoro fisico e tattico, e sto continuando a convincere i ragazzi a giocare in un certo modo”.
E’ un calcio semplice il suo, lo dice e lo ripete il tecnico boemo, il difficile sta nel farlo entrare nelle corde dei giocatori. E non è un problema da poco: il timoniere c’è, ma ai remi, sostiene in soldoni, ognuno va per conto suo
Il Vangelo del boemo però domani ritrova un suo apostolo: è Gianluca Caprari, l’autore del gol che nel 2012 fruttò la Serie A. Si conoscono, i due, e Caprari al momento potrebbe essere il miglior interprete del verbo del tecnico. Farà coppia, praticamente inedita, con Bahebeck e si dovrà capire come tra i due potrà funzionare. Dietro rientra Campagnaro, affiancato da Bovo. Per il resto un fascio di ipotesi.
Zeman non nasconde che sarà dura, molto dura e passando in rassegna gli uomini i fa poche illusioni: ma la prova d’orgoglio la chiede:
“Domani sarà una partita difficile e lo sappiamo – ha concluso – ma dobbiamo provarci”.
Il Milan di Montella non è certo squadra a cui chiedere grazia, e quindi l’unica via percorribile è quella del massimo impegno.
Per il resto, a nove partite dalla fine, tra i tifosi circola ancora un dubbio: Lapadula. Non nella formazione di domani, visto che è sicuro che il grande ex partirà dalla panchina, ma in assoluto: con lui che Pescara sarebbe stato?