CHIETI, 14 gennaio – Giovanni Iacone, il 48enne che mercoledì pomeriggio ha ucciso Monia Di Domenico, 45enne di Pescara, al culmine di una lite per alcuni pagamenti arretrati relativi all’affitto dell’appartamento che la donna gli aveva dato in uso, si è detto “pentito” durante l’udienza di convalida dell’arresto, durata circa un’ora. 

Iacone ha confermato al gip del Tribunale di Chieti Antonella Redaelli quanto già riferito al pm Giuseppe Falasca e ai carabinieri nell’interrogatorio di mercoledì scorso, subito dopo il delitto. All’uscita della casa circondariale “Madonna del Freddo”, dove il 48enne è rinchiuso, il suo avvocato, Emanuela De Amicis, ha parlato con i giornalisti.

“Il mio assistito nell’udienza di convalida ha confermato quanto riferito precedentemente, adesso dobbiamo solo attendere l’esito degli accertamenti tecnici. Io non posso che esprimere tutta la mia vicinanza e solidarietà alla famiglia della dottoressa Di Domenico per questo dramma. Il mio assistito ha manifestato pentimento e si è dichiarato pronto ad assumersi la responsabilità e tutte le conseguenze che deriveranno dalla sua condotta, quando verrà accertata. L’autopsia dovrà chiarire come si sono svolti i fatti e su questo non posso aggiungere nulla”.

Intanto in giornata verrà eseguita nell’obitorio dell’ospedale di Chieti, dal medico legale Cristian D’Ovidio, l’autopsia sul corpo di Monia Di Domenico.