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Teramo, Gianguido D’Alberto: “Dove sono gli indici di vulnerabilità sismica delle scuole?”

Teramo, Gianguido D’Alberto: “Dove sono gli indici di vulnerabilità sismica delle scuole?”

TERAMO, 30 giugno – Toni duri quelli del consigliere comunale di opposizione Gianguido D’Alberto contro i ritardi nell’individuazione degli indici di vulnerabilità sismica delle scuole teramane. Ritardi più più volte denunciati dal comitato dei genitori e dall’opposizione in consiglio comunale, che per D’Alberto rappresentano “forse  la più grave tra le promesse non mantenute dal sindaco e dalla sua fallimentare amministrazione comunale“. Amministrazione che per il consigliere sarebbe  responsabile di un’evidente assenza di programmazione e pianificazione in materia scolastica.

“Il tempo è scaduto e sul punto viene più che spontaneo porsi e porre alcune domande che abbiamo trasformato in specifica richiesta di accesso ad atti e informazioni – scrive D’Alberto – Che fine hanno fatto le tanto sbandierate verifiche, per le quali, tra l’altro, la giunta comunale aveva previsto la ‘teorica’ somma complessiva di 290 mila euro da spalmare su 15 scuole?. Di promessa in promessa si era detto che le verifiche sarebbero arrivate per Pasqua, poi sono scivolate a giugno ed ora si parla addirittura di fine luglio, con il forte rischio di ulteriori inaccettabili slittamenti che ormai finiranno per condizionare anche il prossimo anno scolastico”.

La minoranza chiede anche di conoscere con quale modalità o procedura siano stati affidati gli incarichi anche alla luce del nuovo codice degli appalti:

“E’ possibile ‘spacchettare’ l’incarico finalizzato all’acquisizione di un servizio di ingegneria in tanti sub incarichi per eludere il codice dei contratti e procedere ad affidamenti sotto soglia? Cosa ne penserebbe l’Anac? Una eventuale irregolarità potrebbe ritardare ulteriormente gli interventi? Con quali modalità sono stati individuati i professionisti? Risponde al vero che alcuni di essi hanno rinunciato all’incarico, con l’effetto di ritardare ulteriormente gli esiti delle verifiche? E perché hanno rinunciato? Sono sufficienti le risorse previste? Qual è la copertura finanziaria effettiva di cui si dispone? Che fine ha fatto l’impegno concordato con la Regione? Ricordiamo che nella delibera si è parlato di ‘eventuali’ finanziamenti del Servizio nazionale di Protezione Civile, voce ad oggi ancora tutt’altro che certa e definita”.

D’Alberto chiede anche di sapere cosa succederà per le scuole che negli scorsi anni hanno già fatto registrare una verifica certificata bassissima:

“Dopo che saranno noti (forse) gli indici, quale programmazione hanno in animo il signor sindaco e il dirigente competente? Si procederà con la progettazione degli interventi su ogni edificio o si attenderanno finanziamenti per altrettanto mirabolanti poli scolastici? Ancora una volta, nonostante le numerose rotazioni di assessori, siamo di fronte a inaccettabili promesse non mantenute, su una questione tra l’altro delicatissima, che riguarda in primis la sicurezza dei nostri figli, ma anche il futuro assetto scolastico e urbanistico della nostra città. Non accettiamo più risposte generiche ma è giusto che l’amministrazione dica qual è la reale tempistica indicata nelle convenzioni, se sono previste penali per il ritardo e se verranno applicate. Basta con le dichiarazioni, gli intenti, le promesse: i genitori e tutti noi attendiamo risposte vere, ancorate ai fatti”.

Il consigliere  conclude infine ricordando come negli ultimi mesi non sia mai stata mai convocata la commissione speciale  per la sicurezza delle scuole e la pianificazione scolastica chiesta dalle opposizioni, né sia stato discusso nelle sedi istituzionali di pianificazione scolastica:

“Un quadro desolante e preoccupante, di fronte al quale abbiamo chiesto la convocazione di una commissione di garanzia sul tema delle verifiche sismiche, perché noi vogliamo ribadire ai nostri concittadini che una parte del consiglio comunale, costituita da quelle persone che li rappresentano dai banchi dell’opposizione, è ancora qui in prima linea, sui temi e sulle questioni reali”.

 

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