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Abusa e perseguita per anni una ragazza: misura cautelare per un pescarese

Abusa e perseguita per anni una ragazza: misura cautelare per un pescarese

PESCARA, 13 giugno – Tredici anni di violenze e stalking, un dramma infinito per una ragazza oggi ventunenne che, solo da poco tempo, ha trovato il coraggio di confessare a un’educatrice sociale e a una sua ex insegnante gli abusi subiti, persino con la complicità della madre.

I Carabinieri del Nucleo Investigativo di Pescara hanno dato esecuzione a un ‘ordinanza cautelare nei confronti di un 64enne, che vive in un centro della provincia, che avrebbe violentato la giovane fin dal 2010, quando lei era appena una ragazzina.

Ad indurre la giovane ad avere rapporti sessuali con l’uomo è stata, come ricostruito dalle indagini, la madre, che in cambio prendeva denaro.

La vicenda è andata avanti fino al 2016, quando la donna è morta e la ragazza ha trovato la forza per rifiutare ulteriori incontri. L’uomo a quel punto ha iniziato a perseguitarla: la pedinava, la aspettava fuori da scuola, la tempestava di telefonate (più di 400 le chiamate e gli sms in chat censite tra il 2017 ed il 2019) rendendole la vita impossibile.

Il seguito è storia di oggi: all’uomo, con regolare famiglia, è stata applicata la misura cautelare del divieto di avvicinamento ai luoghi abitualmente frequentati dalla ragazza e il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con la stessa.

Ha subito una perquisizione domiciliare un altro indagato per analoghi fatti, un 80enne che da tempo aveva interrotto la frequentazione con la ragazza dopo averla abusata negli anni 2006/2007.

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