TERAMO, 7 novembre – Nel braccio di ferro tra il sindaco Maurizio Brucchi e l’ex assessore regionale Paolo Gatti passano appena un paio d’ore dal consiglio comunale saltato per l’assenza dei “gattiani” che il gruppo di Futuro In, i cui assessori potrebbero dimettersi domani mattina, torna di nuovo all’assalto. E così, dopo non essersi presentati in assise, gli stessi consiglieri tornano a ribadire il proprio invito al sindaco ad approvare il bilancio e fare un passo indietro.

In una nota che suona come l’ennesimo schiaffo in faccia al primo cittadino, sfiorando i toni di una presa in giro, il gruppo consiliare, incassando la vittoria odierna, almeno sul piano politico, ricorda la nota con cui sabato scorso aveva invitato Brucchi prendere atto dell’inesistenza di una maggioranza numerica e politica (e questo dopo averlo spinto, nei mesi scorsi, ad andare avanti) ,  “allo scopo di favorire l’apertura di una fase nuova per la città attraverso il gesto nobile delle dimissioni finalizzate all’approvazione tecnica del bilancio“.

“Preso atto del fermo diniego espresso dal sindaco, abbiamo deciso di non partecipare all’odierno consiglio comunale al solo fine di agevolare un supplemento di riflessione e di ragionevolezza, invece di esprimere un voto contrario, come accade di norma quando una richiesta accorata e fondamentale per la vita della città viene respinta – si legge nella nota – Rimaniamo in fiduciosa attesa che, all’esito di tale nuova valutazione, si possa corrispondere alla nostra richiesta e procedere all’approvazione tecnica del documento contabile per poi restituire la parola ai cittadini”.

Quasi paradossale la chiosa del comunicato del gruppo, che rivendica un marcato senso delle istituzioni per aver garantito la presenza del presidente del consiglio, in quota Futuro In:

“Precisiamo che con il tradizionale rispetto per le istituzioni – scrivono infatti i gattiani – il gruppo ha condiviso con il Presidente del Consiglio comunale Milton Di Sabatino l’opportunità della sua presenza oggi finalizzata esclusivamente allo svolgimento degli atti di sua competenza in aula”.

La risposta di Brucchi al comunicato di Futuro In non si è fatta attendere. Perché l’ultimo post su Fb del primo cittadino non lascia spazi a dubbi:

“Qualcuno mi ha definito l’ultimo samurai. È un complimento ma sono semplicemente un sindaco, eletto dai cittadini , che vuole restare al suo posto e cercare di risolvere i problemi della sua città , con onesta, serietà e determinazione – scrive Brucchi – Ma vogliono impedirmelo senza un vero motivo pertanto, ribadisco, che non cedo ai diktat di nessuno”.