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“Emergenza Abruzzo”, 2.000 persone in corteo a Roma: “Servono risorse” / FOTO e VIDEO

“Emergenza Abruzzo”, 2.000 persone in corteo a Roma: “Servono risorse” / FOTO e VIDEO

ROMA, 2 marzo 2017 – “Emergenza Abruzzo”. Uno slogan impresso a caratteri cubitali sullo striscione dell’Upi Abruzzo apre il corteo, che sta attraversando le vie di Roma, per protestare contro “gli scarsi provvedimenti a favore del territorio abruzzese contenuti all’interno del secondo decreto legge sul sisma, in via di conversione”. La manifestazione è stata organizzata dalle province e da moltissimi comuni della regione. Sono quasi 2.000 i partecipanti, arrivati nella capitale a bordo di 35 pullman.

LA CRONACA

ORE 14.45 Terminato l’incontro a Palazzo Chigi, al quale hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino e il sindaco Maurizio Brucchi, per la delegazione abruzzese, e il sottosegretario al Mef, Paola De Micheli, per il governo. Queste le prime dichiarazioni di Di Sabatino e Brucchi al termine del confronto, durante il quale hanno illustrato alcuni emendamenti riguardanti la richiesta di allargamento del cratere per alcuni comuni e l’esclusione delle limitazioni, in particolare per la Provincia di Teramo e più in generale per l’Abruzzo, e hanno invocato una serie interventi, in parte a pioggia e in parte più mirati:

“L’incontro è stato proficuo, abbiamo incassato la disponibilità da parte del governo a prendere in considerazione le nostre proposte che saranno valutate nello specifico dal Mef. Ci aspettiamo ora dal governo massima attenzione sui nostri problemi e vigileremo anche con il sostegno dei parlamentari abruzzesi. Anche per questo abbiamo sollecitato l’esecutivo a varare un tavolo di confronto che parta quanto prima possibile. In ogni caso bisognerà, noi istituzioni territoriali e governo, continuare a lavorare insieme. Ora partirà un percorso interessante, nel frattempo salutiamo con favore l’allungamento dei tempi per l’esame degli emendamenti al nuovo dl terremoto. La sottosegretaria al Mef De Micheli ci ha spiegato che stanno valutando le nostre proposte per uno stop all’imposizione fiscale per le attività produttive colpite dal sisma e l’inserimento nel testo dei danni prodotti dal maltempo”.

ORE 13.30 La delegazione di manifestanti dell’Abruzzo, guidata dal presidente della provincia di Teramo, Renzo Di Sabatino e dal sindaco Maurizio Brucchi, si è spostata a Palazzo Chigi. Al confronto partecipa anche il sottosegretario al Mef, Paola De Micheli. Un altro incontro si è svolto alla Camera, dove è rimasta una rappresentanza dei manifestanti, alla presenza dei vicepresidenti Luigi di Maio e Marina Sereni.

ORE 12.35 Una nutrita rappresentanza nutrita di presidenti di provincia e sindaci abruzzesi si è staccata dal presidio di manifestanti presenti in questo momento di fronte a Montecitorio, per partecipare ad un incontro con la presidenza della Camera, a cui presenzieranno tra gli altri il presidente della commissione ambiente Ermete Realacci e alcuni parlamentari abruzzesi.

ORE 12.05 I manifestanti sono diretti a Montecitorio, dove continueranno la protesta. Una delegazione degli amministratori abruzzesi più tardi incontrerà gli esponenti della presidenza della Camera e alcuni rappresentanti della presidenza del Consiglio dei ministri.

ORE 11.40 Il corteo è appena partito, in maniera ordinata, senza causare alcun problema di ordine pubblico. Presenti numerosi parlamentari e amministratori locali di ogni colore politico. Alla manifestazione prende parte anche una delegazione dei Radicali, tutti con grandi foto di Marco Pannella, storico leader del partito, scomparso l’anno scorso e originario di Teramo. Tra loro Rita Bernardini e Maurizio Turco.

I COMMENTI

Così Renzo Di Sabatino, durante il corteo:

“Il nostro territorio è in ginocchio, dopo che a gennaio si sono sommati due eventi, uno eccezionale, vale a dire una nevicata di dimensioni mai viste e quattro scosse di terremoto che hanno aggravato ulteriormente la situazione – dice Renzo Di Sabatino,  presidente della Provincia di Teramo, il comprensorio più colpito dagli eventi meteorologici e sismici del gennaio scorso -. Serve una delibera per fare fronte ad una grave situazione di emergenza, che contenga al suo interno misure eccezionali anche per il sostegno delle imprese locali. Oggi alla presidenza della Camera e al governo presenteremo vari emendamenti da inserire nel decreto sisma. Oggi parte una staffetta per ricordare agli italiani la grave situazione che vive il nostro territorio”.

Gli fa eco il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Di Marco, che in quelle drammatiche giornate di gennaio si è trovato a doversi rapportare anche con il disastro dell’Hotel Rigopiano:

“L’Abruzzo merita rispetto, soprattutto dal governo, e certezze sul futuro senza alcuna esitazione, viste le tragedie che si sono consumate sul suo territorio, a cominciare dall’albergo di Rigopiano. Le province dell’Abruzzo non possono più sottacere alla situazione di grave emergenza che stanno vivendo e si oppongono all’attuale fase di stallo. I parlamentari prendano in mano la situazione e predispongano risposte utili secondo quanto previsto dal loro ruolo”.

Dice la sua anche Mario Pupillo, sindaco di Lanciano e presidente della Provincia di Chieti:

“La situazione della mia provincia è quella di prima della seconda guerra mondiale: spero che il decreto sul terremoto dia delle soluzioni altrimenti dopo il dissesto idrogeologico nel mio territorio ci sarà anche quello finanziario. Con l’azzeramento nelle casse delle province del prelievo Ipt e Rc auto, che nel mio territorio ammontava a circa 15 milioni di euro, non abbiamo più risorse e facendo questo siamo diventati paradossalmente i primi contribuenti dello Stato senza però avere un euro a disposizione. Il mio ente rischia di non chiudere il bilancio al 31 marzo. La Provincia di Chieti è uscita dallo stato di predissesto utilizzando i proventi della vendita del Tribunale e della Questura di Teramo”.

Mario Cipollone, consigliere delegato dalla presidenza della Provincia de l’Aquila, osserva:

“E’ importante che le difficoltà che stanno vivendo le province abruzzesi dopo il terremoto e l’emergenza meteo non peggiorino il quadro già difficile del dopo sisma 2009”.

Paolo Tancredi, deputato abruzzese e capogruppo di Area popolare in commissione Bilancio alla Camera, afferma:

“Bisogna dare e daremo ascolto alle migliaia di cittadini abruzzesi che insieme agli amministratori locali, soprattutto dei comuni della provincia di Teramo, sono oggi in piazza a Roma per rivendicare le proprie esigenze a causa del terremoto e del maltempo. Le rappresentanze istituzionali, sia parlamentari che governative, si sono organizzate per ricevere ed ascoltare una delegazione dei manifestanti e dei sindaci e nel caso per anticipare alcune risposte, considerato il lavoro che si sta già portando avanti alla Camera con il dl Terremoto. Sono personalmente in contatto con il sottosegretario al Mef Paola De Micheli, con la quale è previsto un incontro”.

Al termine dell’incontro con la delegazione abruzzese, questo il commento di Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera:

“Ho partecipato all’incontro con i sindaci Abruzzesi ed è stato un momento di confronto importante. Ho rimarcato che la Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici sta svolgendo, sul decreto terremoto, un ciclo di audizioni per raccogliere il massimo dei contributi. Audizioni nel corso delle quali alcuni di loro sono già stati ascoltati. In ogni caso il confronto e l’ascolto fra le istituzioni e le comunità interessate proseguirà nei prossimi giorni ed anche dopo l’approvazione del decreto. Dobbiamo pensare non solo alla ricostruzione degli edifici, e su questo nel decreto ci sono una serie di misure per semplificare ed accelerare, ma anche puntare fortemente  sulla ripresa del tessuto produttivo di quei territori, individuando, oltre al decreto, gli strumenti più adatti. Se vogliamo capire meglio l’Italia di oggi e pensare il suo futuro, dobbiamo partire dalle zone colpite dal sisma: dall’ idea di solidarietà, di comunità, di sviluppo che si affermerà. E noi intendiamo lavorare affinché ci sia un chiaro segnale di fiducia e speranza nel futuro”

In piazza con i manifestanti c’era anche la senatrice Stefania Pezzopane, che compie una sintesi della giornata:

“La manifestazione degli abruzzesi in piazza Montecitorio ha visto la partecipazione pacifica e costruttiva di sindaci, amministratori, imprenditori, commercianti, forze sindacali. Con essa si è aperta una ‘vertenza Abruzzo’, con la richiesta di andare oltre il decreto terremoto all’esame della Camera, per affrontare problemi come le frane, i crolli, la chiusura delle attività, la cancellazione delle prenotazioni turistiche. Ci sono stati due incontri istituzionali, entrambi molto positivi. L’uno alla Camera con la vicepresidente Marina Sereni ed Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente che sta esaminando il decreto, l’altro a Palazzo Chigi con la sottosegretaria Paola De Micheli. Tutti hanno mostrato piena disponibilità ad accogliere le richieste degli abruzzesi. E’ necessario migliorare il decreto terremoto per ampliare il cratere, prevedere l’esenzione dalle imposte anche nelle aree non rientranti nel cratere che hanno però registrato danni per il maltempo, affrontare la questione delle attività produttive. L’impegno del governo è intervenire con l’ordinanza maltempo in preparazione e di lavorare in sintonia con i parlamentari. Io ci sono e confermo tutto il mio impegno per dare risposte concrete alle legittime esigenze dell’Abruzzo”.

 

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