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Forza Italia attacca D’Alfonso, “24 milioni a rischio per mance elettorali”

Forza Italia attacca D’Alfonso, “24 milioni a rischio per mance elettorali”

PESCARA, 3 ottobre – Ventiquattro milioni di euro destinati allo sviluppo rurale in Abruzzo rischiano di essere congelati. A lanciare l’allarme è il gruppo regionale di Forza Italia, che si lancia all’attacco del governatore Luciano D’Alfonso.

“La Regione Abruzzo, a causa di una discutibile proroga del bando rivolto alle società consortili note come Gal – hanno detto questa mattina, in conferenza stampa a Pescara,  i consiglieri regionali di Forza Italia, Mauro Febbo e Paolo Gatti – rischia di subire il blocco di un finanziamento europeo da 24 milioni di euro, destinato allo sviluppo delle aree rurali”. Risorse alle quali i Gal avrebbero diritto di accedere, rispondendo al bando regionale sulla Misura 19 del Psr Abruzzo 2014/20120. “A questo punto – tuonano gli esponenti di Forza Italia – non ci resta che informare gli uffici preposti dell’Unione Europea”.

La scadenza iniziale per rispondere al bando era fissata per il 9 settembre scorso.

“La dotazione finanziaria era sufficiente a sostenere soltanto sette Gal – è la ricostruzione di Febbo -. Negli ultimi giorni uno dei Gal interessati, che ha come capofila la Camera di Commercio di Chieti, aveva chiesto alla Regione una proroga, ottenendo una risposta negativa a causa della ristrettezza dei termini imposti dai Regolamenti Comunitari”.

Il Gal del comprensorio teatino è riuscito comunque ad organizzarsi e a presentare la domanda entro i termini stabiliti.

“Sette Gal si erano dunque mossi per tempo rispettando le regole, ma l’8 settembre il presidente D’Alfonso ha inviato una lettera al direttore del dipartimento, chiedendo una proroga di almeno sette giorni – prosegue Febbo -. La risposta, con le stesse motivazioni utilizzate nel caso del Gal di Chieti, è stata ancora una volta negativa”.

Il presidente della Regione, il giorno successivo, è tornato a chiedere la proroga, questa volta di soli tre giorni.

“In seguito alla nuova missiva, la dilazione dei termini è stata accordata, attraverso una determina nella quale è scritto chiaramente che a farsi portatori della richiesta sono stati gli organi di decisioni politica – spiega Febbo -. Il risultato è che in data 12 settembre, quindi fuori dai termini inizialmente stabiliti, è stata accettata la domanda dell’ottavo Gal, localizzato nell’area teramana. Guarda caso – attacca il consigliere regionale – si tratta dello stesso territorio di provenienza dell’assessore all’Agricoltura”.

Gatti rimarca come “tutti i soggetti interessati abbiano avuto 69 giorni di tempo per organizzarsi e invece, in questo modo, uno dei Gal che ha rispettato le regole e la tempistica rischia di essere escluso”. L’esponente di Forza Italia mette in rilievo:

“Non solo viene tradito un principio di buona amministrazione, che consiste nell’evitare disparità tra i partecipanti, ma a questo punto già si parla di possibili esposti e dunque rischiano di essere congelati 24 milioni di euro, che non arriverebbero più ai cittadini entro due o tre mesi, ma solo entro i due o tre anni necessari per concludere un eventuale contenzioso”. Secondo Gatti, inoltre, “si aprirebbe un gravissimo precedente, che consentirebbe di chiedere ed ottenere una proroga a tutti coloro che ne hanno bisogno per partecipare ad un bando”.

Per queste ragioni Febbo e Gatti annunciano che invieranno tutti gli atti agli uffici competenti dell’Unione Europea.

“Riteniamo inaccettabile – concludono i due consiglieri di Forza Italia – far pagare un prezzo così alto alle istituzioni e ai cittadini, al solo scopo di accrescere i consensi in un determinato comprensorio”.

 

 

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