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Fratelli d’Italia-An su D’Alfonso: “E’ come De Luca e considera Teramo la periferia dell’impero”

Fratelli d’Italia-An su D’Alfonso: “E’ come De Luca e considera Teramo la periferia dell’impero”

TERAMO, 28 novembre – Attacco frontale al presidente della Regione, da parte di Fabrizio Fornaciari, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale di Teramo, dopo le parole di ieri con le quali Luciano D’Alfonso (leggi QUI) ha invitato i sindaci di centrosinistra a “scatenarsi” sul referendum a favore del sì e ha annunciato di volersi candidare al Consiglio comunale di Teramo.

“Non possiamo che condividere l’opinione di chi considera la riunione di D’Alfonso dello stile di quella più famosa del governatore della Campania De Luca, il cui discorso imperversa da giorni su tutti i mezzi di comunicazione e in particolar modo sui social network – dice Fornaciari -. Purtroppo registriamo da tempo, tra D’Alfonso e Renzi, un atteggiamento non utile a salvaguardare le ragioni dell’Abruzzo, quindi di dialettica, sano confronto e laddove necessario anche di scontro. Al contrario c’è  il totale appiattimento del governatore verso il presidente del Consiglio, per motivi legati evidentemente alla carriera politica del primo e non alla tutela del territorio”.

Fornaciari cita uno specifico episodio a sostegno della sua tesi:

“Ricordiamo iche per recuperare il rapporto col premier, già in occasione del referendum dello scorso aprile sullo Sblocca Italia, relativo alle trivellazioni in mare, in un primo momento D’Alfonso aderì al comitato delle regioni per il Sì contrapponendosi al governo nazionale, salvo poi defilarsi dalla battaglia referendaria a tutela dell’ambiente.
Da quella scadenza ad oggi la giunta regionale, tra liti e crisi, ha continuato a vivacchiare ed in particolare a penalizzare fortemente la provincia di Teramo”.

L’esponente di Fdi-An si sofferma poi sul passaggio del discorso di ieri di D’Alfonso, nel quale il governatore ha affermato di volere moltiplicare gli sforzi a favore del territorio teramano, anche attraverso una candidatura simbolica a consigliere comunale, sulla scia di Marco Pannella:

“La nostra provincia è divenuta oramai la periferia dell’Impero nella regione facile e veloce. Si continuano ad elargire somme per realizzare opere pubbliche di dubbia utilità altrove, mentre nel Masterplan, le risorse attualmente e realmente fruibili per il nostro territorio, sono provenienti dal PAR-FSC 2007-13 a firma della giunta Chiodi. Sulla sanità grida ancora vendetta la chiusura del punto nascite di Atri, mentre i fondi-frane per il dissesto idrogeologico destinati ad undici comuni teramani sono serviti invece a coprire i buchi di bilancio di Abruzzo Engineering. Inoltre la pianificazione per i nuovi finanziamenti nelle aree montane, come previsto dalla Strategia nazionale per le aree interne dell’ex ministro Barca, si muove su logiche confuse e clientelari”.

Quindi l’appello ai cittadini teramani:

“D’Alfonso mobilita i sindaci amici in nome dei finanziamenti e dell’attenzione che il Governo avrebbe rivolto all’Abruzzo. Noi chiediamo invece ai cittadini teramani di ricordargli la disattenzione della Regione verso il nostro territorio, comportandosi di conseguenza il 4 dicembre prossimo, con il loro No forte e deciso al referendum”.

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