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Hotel Rigopiano, il piccolo Edoardo in prima fila al funerale dei genitori. Tensione con i fotografi

Hotel Rigopiano, il piccolo Edoardo in prima fila al funerale dei genitori. Tensione con i fotografi

LORETO APRUTINO, 25 gennaio – Tutta Loreto Aprutino si è stretta attorno al piccolo Edoardo. Il bimbo di 8 anni, miracolosamente scampato al disastro dell’Hotel Rigopiano, questa mattina ha assistito in prima fila al funerale dei genitori Sebastiano Di Carlo e Nadia Acconciamessa, morti sotto le macerie.

In un Palatenda gremito da centinaia di persone, don Andrea Di Michele ha officiato il rito funebre. Tra le due bare, in legno marrone, le foto di Sebastiano Di Carlo e Nadia Acconciamessa, sorridenti e abbracciati, come probabilmente sono stati fino a poche ore prima della slavina.

I coniugi abruzzesi non ce l’hanno fatta: 49 anni lui, 47 anni lei, lasciano tre figli. Il più grande, Riccardo, poco più che ventenne, non si è staccato un attimo da Edoardo. Con ogni probabilità adesso sarà lui ad occuparsi del fratellino più piccolo, che avrà in affidamento. Impietrito l’altro fratello, Piergiovanni, di 16 anni.

Il sacerdote, durante l’omelia, ha ricordato anche le altre due vittime provenienti dalla cittadina pescarese e morte nella sciagura: Piero Di Pietro e la moglie Barbara Nobilio. Le due coppie erano amiche ed avevano scelto di passare qualche giorno di vacanza insieme a Rigopiano.

“In questi giorni tutta questa zona è addolorata – ha detto don Andrea Michele -. C’è come una cappa sopra di noi”.

Alla messa hanno preso parte, tra gli altri, il presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso, il prefetto di Pescara Francesco Provolo, i sindaci di Pescara e di Loreto Aprutino. Presenti anche numerosi consiglieri comunali di Pescara: la sorella di Sebastiano Di Carlo, Simona, è infatti consigliere comunale nel capoluogo adriatico.

Al termine del funerale si è registrato qualche momento di tensione, quando le due bare stavano per essere caricate sui carri funebri. Mentre operatori tv e fotografi stavano riprendendo e scattando, parenti e amici dei defunti hanno protestato, chiedendo a tutti di allontanarsi e avere rispetto. Il figlio maggiore dei defunti, Riccardo, si è avvicinato indignato ad un cameraman, ma è stato tenuto a freno. Le troupe si sono poi allontanate di qualche metro e il corteo funebre è partito in direzione del cimitero, seguito a piedi per un da centinaia di persone.

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