“Multopoli” a Roseto, le opposizioni: “Il Comune si costituisca parte civile nel processo”
ROSETO, 05 febbraio – “E’ opportuno che l’Ente si costituisca parte civile per il danno d’immagine ed economico che la città di Roseto degli Abruzzi ha subito da questa vicenda”. A chiedere la costituzione di parte civile del Comune di Roseto nel processo a carico del comandante dei vigili urbani Tarcisio Cava, la cui prima udienza è fissata tra due giorni, sono i capigruppo delle opposizioni consiliari, che hanno presentato un’apposita interrogazione a risposta scritta ed orale per sapere dalla maggioranza se siano stati compiuti o meno passi in tal senso.
Sul tavolo il procedimento che vede indagato Cava per falso ideologico, con il comandante della polizia municipale accusato, come si legge nel capo di imputazione, di aver attestato “falsamente l’impossibilità di procedere alla contestazione immediata dell’infrazione, adducendo di essersi trovato ‘a bordo del proprio veicolo, nell’opposta direzione di marcia’, mentre invece risultava che il prevenuto, in violazione delle norme di prevenzione e sicurezza stradale, aveva parcheggiato il proprio veicolo nei pressi di intersezioni stradali regolate da impianto semaforico sincronizzato e si era limitato a rilevare le targhe delle autovetture che, asseritamente, commettevano violazioni al codice della strada”.
E questo, secondo la Procura, come si legge ancora nel capo di imputazione, “omettendo di procedere all’immediata contestazione, pur potendo procedere al fermo del veicolo che circolava con direzione di marcia opposta rispetto alla propria autovettura”, con i relativi verbali inviati solo successivamente a casa degli automobilisti interessati.
Sotto accusa, in particolare, decine e decine di verbali redatti tra ottobre e dicembre 2013 e relativi ad infrazioni rilevate al semaforo di piazza Ungheria e a quello lungo la statale 150, all’altezza di Campo a mare, infrazioni che andavano dal passaggio con il semaforo rosso all’utilizzo del cellulare alla guida.
In sede di udienza preliminare a costituirsi parte civile erano stati solo alcuni multati. Ma adesso le opposizioni consiliari vogliono sapere se il Comune si sia mosso in tal senso oppure no. Da qui la presentazione di un’apposita interrogazione a firma dei capigruppo di “Avanti per Roseto-Roseto al Centro” Enio Pavone, dei “Liberalsocialisti-Insieme per Roseto Nicola Di Marco e di “Futuro In” e Alessandro Recchiuti.
Nell’interrogazione i tre capigruppo ricordano tutte le tappe della cosiddetta “Multopoli Rosetana”, che tra l’ottobre e il dicembre del 2013 vide il comandante Cava “infliggere da solo ben 1.023 multe ad altrettanti automobilisti”. Multe contro le quali tantissimi cittadini fecero ricorso al giudice di pace, con “più di 500 di questi ricorsi che si sono conclusi con l’annullamento dei verbali e con la condanna anche alle spese legali da parte dell’Ente”.
“Considerato che a seguito di quanto sopra il comandante Cava si dimise dall’incarico e che è stato di nuovo nominato comandante della Polizia municipale di Roseto degli Abruzzi dal sindaco Sabatino Di Girolamo – scrivono i tre capigruppo – e considerato che lo stesso comandante Cava è stato rinviato a giudizio per la vicenda di cui sopra e che è opportuno che l’Ente si costituisca parte civile per il danno d’immagine ed economico che la città di Roseto degli Abruzzi ha subito da questa vicenda, oltre al disagio causato ingiustamente a centinaia di cittadini, chiediamo di sapere se l’amministrazione si sia già costituita parte civile o intenda farlo nei termini previsti dalla legge nel processo in oggetto e, qualora ritenesse di non costituirsi parte civile di spiegarne le ragioni”.