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Muore per una sepsi causata da una piaga: direttore sanitario della Rsa di Castilenti a processo

Muore per una sepsi causata da una piaga: direttore sanitario della Rsa di Castilenti a processo

CASTILENTI, 27 novembre – E’ un’accusa di omicidio colposo quella che questo pomeriggio, al termine dell’udienza preliminare davanti al gip Marco Procaccini, è costata il rinvio a giudizio al cardiologo Enrico Marini, in qualità di responsabile dell’unità operativa della Rsa Villa San Romualdo di Castilenti, per il decesso della 77enne Giuliana Dell’Elce.

La donna, originaria di Pescara, morì a dicembre del 2015 all’ospedale di Atri, dove era stata trasportata d’urgenza a causa delle complicanze di una sepsi secondaria ad una piaga da decubito. Una morte per la quale il prossimo 5 febbraio Marini comparirà in Tribunale a Teramo per la prima udienza del processo a suo carico. Stralciata, invece, la posizione di un secondo indagato, un’infermiera polacca all’epoca caposala presso la Rsa, dichiarata irreperibile.

La Procura, titolare del fascicolo il pm Enrica Medori, contesta sia a Marini che all’infermiera di aver messo in atto tutta una serie di condotte negligenti che avrebbero alla fine causato il decesso della donna. In particolare, all’infermiera, viene contestato di non aver applicato i protocolli e le procedure relative alla “prevenzione delle lesioni da pressione insorte sulla paziente, affetta da demenza senile e ricoverata presso la struttura sopra indicata”, come si legge nel capo di imputazione, e di non averle dunque “trattate, una volta sopravvenute, secondo i protocolli sopra richiamati, non provvedendo, di conseguenza, a coordinare i singoli infermieri in modo da assicurare l’igiene e le cure più appropriate allo stato di insorgenza e via via di aggravamento delle lesioni indicate”.

A Marini, invece, viene contestato in qualità di responsabile dell’unità operativa della Rsa, di non essersi adoperato, come si legge sempre nel capo di imputazione, “per impedire e vanificare la condotta macroscopicamente colposa del personale infermieristico… così concorrendo con le condotte gravemente negligenti ed omissive sopra descritte a cagionare la morte” della signora, morta il 18 dicembre del 2015 all’ospedale civile di Atri “dove era stata trasportata d’urgenza a causa delle complicanze della sepsi secondaria a piaga da decubito d IV grado”.

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