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Otto marzo, a Chieti nel 2016 sono state 157 le donne che si sono rivolte al centro antiviolenza Alpha

Otto marzo, a Chieti nel 2016 sono state 157 le donne che si sono rivolte al centro antiviolenza Alpha

CHIETI, 7 marzo – Violenza psicologica, soprattutto, ma anche fisica ed economica. A tracciare un filo rosso su dati e modalità di abusi e violenze sulle donne sono i dati del centro antiviolenza Alpha di Chieti, che nel 2016 è stato contattato da 157 donne, di cui 93 prese in carico, il 61 per cento delle quali comprese nella fascia di età tra i 30 e i 49 anni. Dati dai quali emerge come il 73 per cento delle vittime sia italiana, così come italiano è, nel 91 per cento dei casi, l’autore della violenza: nel 65 per cento dei casi il marito, nel 31 per cento il compagno, nel 4 per cento l’ex marito o un familiare.

Per quanto riguarda il tipo di abusi, poi, nel 26 per cento dei casi si tratta di violenza psicologica, nel 24 per cento di violenza fisica, nel 17 per cento di violenza economica, nel 22 per cento di casi di stalking  (progressivamente aumentati nel corso degli anni) e nell’11 per cento di  violenza sessuale.

Abusi che spesso segnano le vittime in maniera permanente. Tra le donne che hanno trovato la forza di uscire da questa spirale di violenza, infatti, sono molte coloro che presentano notevoli difficoltà nell’avviare un nuovo percorso di vita.

“L’8 marzo non è solo uno slogan ma 365 giorni di pari opportunità. Il supporto alle donne vittime di violenza deve, infatti, proseguire tutto l’anno – sottolinea l’assessore alle pari opportunità Emilia De Matteo – In tale ottica, l’amministrazione comunale  ha aderito al Progetto ‘Sibilla’ , approvato e finanziato dal Ministero delle Pari Opportunità, che prevede il potenziamento delle forme di assistenza e di sostegno alle vittime di violenza, la promozione dell’orientamento lavorativo, l’individuazione di misure a supporto dei servizi educativi per i minori vittime di violenza assistita”.

Progetto per il quale in Comune, a Chieti, è già stato avviato un apposito tavolo operativo con la dirigente Elisabetta Raspa, la responsabile del centro antiviolenza Alpha, Maria Laura Di Loreto, i rappresentanti degli altri comuni e centri antiviolenza aderenti: Comune di Pescara, Centro Ananke; Comune di L’Aquila, associazione ‘Donatella Tellini’; Centro antiviolenza di Vasto ‘Donna Attiva’.

“Il progetto ‘Sibilla’  si propone di potenziare le attività dei centri antiviolenza partendo dai bisogni delle donne che hanno intrapreso un percorso che le aiuti ad uscire dal tunnel della violenza – continua l’assessore De Matteo – Il rafforzamento di una rete di relazioni già esistente tra gli enti locali, le istituzioni e le associazioni del privato sociale, permetterà di rispondere in modo sempre più efficiente ed efficace ai bisogni delle donne e dei loro figli. Appare fondamentale, dunque,  accompagnare le donne in questo nuovo percorso tenendo sempre conto del loro vissuto, aiutandole a ritrovare la fiducia in se stesse e promuovendo l’orientamento lavorativo. Il progetto Sibilla ci consentirà di potenziare le soluzioni di aiuto, in un’ottica di collaborazione interistituzionale, assicurando, al contempo, sostegno e interventi fondati su un’alta competenza professionale, organizzativa e gestionale”.

L’importo per la realizzazione del progetto è di 206mila euro: 180 sono stati concessi dal dipartimento delle Pari Opportunità, la restante parte è cofinanziata da Comuni e Centri antiviolenza.

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