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Parte la resa dei conti nel Pd Abruzzo, si dimette il segretario regionale Marco Rapino

Parte la resa dei conti nel Pd Abruzzo, si dimette il segretario regionale Marco Rapino

PESCARA, 12 settembre – Giunge al capolinea, dopo tre anni e mezzo, il percorso di Marco Rapino alla guida della segreteria regionale del Pd Abruzzo. L’ormai ex segretario ha rassegnato oggi le sue dimissioni. Paga la disfatta del partito alle ultime politiche in Abruzzo, dove il Pd ha incassato il 5% in meno rispetto al già disastroso dato nazionale. Paga lo scarso coraggio dimostrato nel portare avanti una linea totalmente appiattita sulle scelte e le posizioni dei maggiorenti del Pd, a partire dall’ormai ex padre-padrone Luciano D’Alfonso. Prevedibile e fisiologica, allora, la battaglia che si è aperta all’interno del partito e che vede nelle dimissioni di Rapino soltanto il primo atto di una lunga resa dei conti.

Rapino ha affidato ad una nota le regioni che lo hanno indotto a compiere il passo indietro:

“Oggi il Pd abruzzese deve fare un passo avanti, uno sforzo congiunto, unitario, per affrontare in piena forza le tornate elettorali che ci attendono. Saremo in grado di essere una comunità politica all’altezza di questa sfida? Lo ripeto ogni volta dal 4 marzo, in ballo non ci sono i destini personali, ma un destino collettivo. In questo momento storico deve prevalere più di sempre l’interesse della comunità rispetto all’ambizione individuale. Proprio per questo ho deciso di rassegnare le mie dimissioni. Spero che attraverso il mio gesto il Pd possa ritrovare spirito di coesione e proposte per affrontare il cammino nuovo che lo aspetta”.

Poi Rapino ripercorre la sua stagione da segretario, apertasi nel marzo del 2015, con la vittoria delle primarie interne:

“Questi anni da segretario sono stati i più belli della mia vita, ho potuto conoscere, capire, incontrare uomini e situazioni che non avrei mai immaginato di poter raggiungere. Voglio ringraziare ognuno di voi per il viaggio straordinario. Ci sono stati momenti difficili che lasciano nel mio bagaglio una grande ricchezza. Ringrazio gli iscritti, gli elettori, i segretari di circolo, tutti gli amministratori ed ognuno di voi che in questi anni non si è sottratto. Fare il segretario era il sogno della mia vita e oggi che si conclude la mia esperienza, posso dire di provare solo una grandissima gratitudine verso la nostra comunità politica”.

Quindi lo sguardo ad un futuro che per il Pd, nei prossimi mesi, si annuncia particolarmente irto di ostacoli, soprattutto in vista delle elezioni regionali che, stando ai sondaggi, vedranno Rapino e compagni partire in terza posizione nelle intenzioni di voto degli abruzzesi:

“Adesso ci aspettano mesi e anni fondamentali dove dovremo essere in grado di voltare pagina, cambiare e fare del Pd un nuovo soggetto politico all’altezza del mondo dove viviamo. Continuerò a dare il mio contributo quotidianamente. Ritengo che in questo momento ci sia bisogno di tutti e che tutti si sentano coinvolti in un processo di cambiamento inevitabile. Lasciatemi dire che non dobbiamo spaventarci, ma dobbiamo metterci tutto il nostro coraggio. E’ la storia che ce lo impone. L’Italia sta vivendo un momento di enormi difficoltà, il governo populista con la sua propaganda rischia di demolire i valori sui quali abbiamo costruito l’Italia dal dopoguerra. Abbiamo il dovere di rialzarci, di smetterla di pensare ai piccoli problemi personali e di rimetterci in cammino”.

Spazio anche ad un po’ di sana autocritica, che non può che fargli onore:

“In questi anni so di avere fatto molti errori e alcune cose buone. Sono convinto però di non aver mai anteposto la mia ambizione all’interesse della nostra comunità politica. Con la scelta di oggi ritengo di creare le condizioni affinché anche in Abruzzo il Pd avvii una discussione profonda che lo porterà a Congresso subito dopo le elezioni regionali”.

Poi però riemergono le certezze granitiche, che in realtà contrastano pesantemente con il termometro politico e con la percezione dei cittadini abruzzesi:

“La tornata elettorale che ci apprestiamo a vivere va affrontata con la certezza di aver governato bene la nostra Regione e con la sicurezza di proposte che parlino di cose da fare per il futuro. Dobbiamo sapere che nell’epoca della percezione i nostri avversari faranno di tutto per raccontare e distorcere quello che proporremo. Noi dobbiamo parlare del futuro dell’Abruzzo, allearci con i cittadini, essere perno di una coalizione che riparta dai contenuti, dagli amministratori locali e che abbracci gli abruzzesi che vogliono fare della nostra Regione un luogo più bello dove vivere”.

Infine Rapino assicura:

“Voglio rassicurare tutti gli iscritti che queste sono decisioni personali, tratte dopo un percorso di riflessione che mi ha portato a comprendere la misura dei miei errori e ritenere che per sanare le ferite la rinuncia a concludere il mio mandato fosse la scelta più giusta. Da subito continuerò ad aiutare il nostro Partito come semplice  iscritto. Per fortuna ci si dimette dalle poltrone e non dalle passioni. Un grazie davvero grande”.

 

 

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