Riorganizzazione rete sanitaria, il sindaco di Sant’Omero: “L’ospedale Val Vibrata non si tocca”

S.OMERO, 11 marzo – Sulla riorganizzazione della rete sanitaria, ed in particolare di quella teramana, sembra essere in atto una vera e propria guerra tra i sindaci del territorio. Dopo le dichiarazioni, nelle scorse settimane, dei sindaci di Teramo e Giulianova, questa volta a parlare è il sindaco di S.Omero Andrea Luzii che, supportato dall’intera amministrazione comunale, promette le barricate a salvaguardia dell’ospedale Val Vibrata.
“In principio erano quasi tutti d’accordo: un unico ospedale nuovo ed importante da realizzare fra Teramo e Giulianova. D’accordo, soprattutto, i sindaci dei due comuni, ognuno furbescamente convinto di portarlo sotto casa – scrive Luzii – Quando si è passati alla scelta dell’area, Brucchi ha ritenuto che non si potesse andare oltre la zona industriale di San Nicolò, per una serie di motivazioni, non ultima quella che Teramo sarebbe l’unico capoluogo di Provincia a non avere un ospedale. Mastromauro, d’altro canto, ha ritenuto che l’unica area possibile dovesse essere quella di via Cupa alla periferia di Giulianova, ‘inventando’ un’area vasta della costa che andrebbe dai confini di San Benedetto del Tronto ai confini di Pescara”.
Dichiarazioni, quelle del sindaco Mastromauro, che non sono andate giù al primo cittadino di S.Omero che ricorda come i comuni di Martinsicuro, Alba Adriatica e Tortoreto facciano parte dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata che, più volte, ha ribadito la propria contrarietà a qualsiasi ipotesi di ridimensionamento dell’ospedale vibratiano.
“Brucchi e Mastromauro sognano un ospedale di primo livello da dove sia possibile vedere distintamente l’altro ospedale ad appena sedici chilometri di distanza.
Più o meno velatamente suggeriscono, poi, di chiudere, o come si dice con più eleganza, di riconvertire, gli ospedali di Atri e Sant’Omero – continua Luzii – Da parte nostra ripetiamo, ancora una volta, che l’ospedale Val Vibrata di Sant’Omero non si tocca e non si ridimensiona perché è l’unico a norma, è strutturalmente in grado di sopportare eventi sismici, ha una produttività superiore agli altri ed è una barriera importante contro la mobilità passiva”.
Luzii usa toni duri, sottolinea come la Val Vibrata non abbia nessuna intenzione di rimanere “supina ai giochini politico-campanilistici degli altri” e, in vista delle prossime elezioni, ribadisce come la vallata non sarà “terra di pascolo elettorale”.
“Noi non abbiamo mai sostenuto che quattro ospedali sono troppi – conclude – stringiamoci tutti attorno a Teramo ospedale di secondo livello e vivano, come ospedali di base, anche Atri, Giulianova e Sant’Omero se l’accordo di un ospedale unico Teramo-Giulianova non sarà possibile”.