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Teramo, all’Hatria corsa contro il tempo contro i licenziamenti. Si va verso il tavolo ministeriale

Teramo, all’Hatria corsa contro il tempo contro i licenziamenti. Si va verso il tavolo ministeriale

TERAMO, 5 settembre – Una vertenza del territorio, una vertenza simbolo rispetto alla situazione del lavoro in provincia di Teramo. La vicenda dell’Hatria, la storica azienda teramana produttrice di sanitari, è tutto questo, e lo dimostra l’appoggio confermato anche questa mattina ai lavoratori dai rappresentanti delle istituzioni che hanno partecipato all’assemblea pubblica che si è tenuta davanti ai cancelli dell’azienda. Assemblea nel corso della quale è stata assunta la decisione di spingere sulle segreterie nazionali dei sindacati per portare la vertenza sui tavoli ministeriali, come suggerito ieri pomeriggio dallo stesso ex leader Fiom Maurizio Landini.

A partecipare alla manifestazione odierna il vice presidente della Regione Giovanni Lolli, il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, i sindaci di Teramo, Bellante, Torricella Sicura, Notaresco, Castellalto, Penna sant’Andrea, i consiglieri regionali Leandro Bracco, Giorgio D’Ignazio e Sandro Mariani, il vescovo Michele Seccia, che hanno condiviso con i lavoratori un percorso di iniziative  immediate da mettere in campo gli annunciati 55 licenziamenti: da un lato la convocazione, dell’azienda da parte di Regione, Comune e Provincia, per ribadire la netta opposizione da parte del territorio ai licenziamenti e dall’altro la richiesta, alle segreterie nazionali dei sindacati, dell’attivazione di un tavolo al Ministero dello Sviluppo economico.

Una corsa contro il tempo, visto che la procedura per i licenziamenti collettivi scadrà il 15 ottobre.

“L’obiettivo è quello di scongiurare i licenziamenti – hanno sottolineato Giampiero Dozzi della Cgil e Serafino Masci della Cisl – e di fare della vertenza dell’Hatria una vertenza simbolo del territorio”.

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