TERAMO, 27 novembre – Appena dieci giorni fa era stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale. Un’accusa per la quale questa mattina Z.A., 30 anni, di Giulianova, ha patteggiato una pena ad un anno davanti al giudice Lorenzo Prudenzano.

I fatti contestati al giovane risalivano al 16 novembre, quando da un condominio di San Nicolò era arrivata una richiesta di intervento al 113 per una lite: sul pianerottolo una persona che gridava e batteva la testa al muro facendosi uscire il sangue dalla fronte.

Gli agenti, arrivati sul posto, avevano trovato un uomo, poi identificato in Z.A. steso a terra e quando il capo pattuglia si era avvicinato per verificare le condizioni di salute  del giovane aveva ricevuto un violento pugno al viso che gli aveva provocato la rottura del setto nasale. Poi l’uomo aveva aggredito l’altro poliziotto con pugni e calci.

A quel punto erano arrivati di supporto anche i Carabinieri del Radiomobile e una pattuglia della Squadra Mobile della Questura, con l’uomo immobilizzato a fatica e un carabiniere rimasto contuso nell’intervento.