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Trasporti, i lavoratori Tua del sindacato Orsa protestano davanti alla Regione Abruzzo

Trasporti, i lavoratori Tua del sindacato Orsa protestano davanti alla Regione Abruzzo

PESCARA, 2 maggio – “Basta alle anomalie sulla sicurezza, ad un lavoro quotidiano che risente di lacune nella gestione aziendale, e basta ad un progetto di fusione che prima ha aggregato tre aziende e ora procede con gli ‘spezzatini'”. Lo dicono a gran voce i lavoratori della Tua, l’azienda unica del trasporto abruzzese, aderenti al sindacato Or.S.A. Trasporti Autoferro Tpl Abruzzo, che stamani hanno organizzato un presidio davanti alla sede della Regione Abruzzo, a Pescara, nell’ambito dello sciopero dei lavoratori dipendenti della Tua.

“I problemi riguardano i mezzi, le infrastrutture, l’organizzazione del personale ed un sistema di relazioni sindacali in un’azienda che tiene fuori dai tavoli chi rappresenta il 10 per cento della forza lavoro”, sottolinea il segretario regionale dell’Orsa, Michele Giuliani.

“L’azienda – aggiunge – sta sbagliando tutto sull’affidamento dei cosiddetti servizi a mercato a Sangritana. Per una questione del genere si poteva applicare l’articolo del codice civile che prevede un referendum tra i lavoratori, noi lo abbiamo proposto, ma non è stato accettato. Da non dimenticare, poi, la vicenda di Sistema, con 50 persone che hanno già ricevuto la lettera di licenziamento a causa di una cattiva gestione non dipendente da loro”.

“Abbiamo mandato diverse richieste di convocazione e anche oggi abbiamo chiesto di essere ricevuti, ma al momento – sottolinea il segretario – nessuno lo ha fatto. Ora rappresenta ben oltre il 10 per cento dei lavoratori dell’azienda, ma noi veniamo ignorati. C’è una sorta di complicità anche da parte delle altre sigle aziendali. Noi siamo disponibili a proporre e non siamo solo disfattisti o populisti, come ci viene detto. Non essere ascoltati – conclude Giuliani – significa non essere in democrazia”.

A protestare, con i lavoratori, anche il consigliere regionale Domenico Pettinari (M5s), secondo cui “la riforma della Regione Abruzzo sul trasporto pubblico locale ha prodotto il taglio del 5% delle corse pubbliche danneggiando gravemente le aree interne e l’aumento dei biglietti del 15%. Una riforma che produce queste cose di fatto è uno strumento che danneggia il trasporto pubblico”.

Sottolineando che “sono quattro anni che stiamo combattendo al fianco dei dipendenti della Tua”, Pettinari ricorda di aver presentato “un’interrogazione in Consiglio regionale per chiedere la convocazione del sindacato Orsa perché a differenza degli altri sindacati, nonostante le richieste, non viene convocato dalla Regione e questa è una grande disparità di trattamento”.

Secondo il consigliere M5s “c’è il serio pericolo che venga privatizzato tutto, perché il pubblico lo stanno riducendo a brandelli”.

Poi il consigliere ricorda le tante criticità per cui il M5s si sta battendo da tempo:

“Gli autobus sono sempre più vecchi ed escono con le spie rosse accese – afferma – Questo compromette la sicurezza del personale viaggiante e degli utenti. Sono entrato in tutte le officine e ho visto troppi mezzi sfasciati che, nonostante questo, escono. Abbiamo un’officina che è davvero efficiente, ma non viene usata al 100% e si continua ad appaltare la manutenzione dei mezzi all’esterno”.

“Altro problema – aggiunge – è quello del personale amministrativo in esubero, decine e decine di unità. A mio avviso dovrebbero essere riconvertiti e mandati sui mezzi a fare controlli antievasione. Il personale viaggiante è costretto a fare turni massacranti, il personale amministrativo è in esubero e questo non va bene. I dirigenti, inoltre, sono troppi. Saremo sempre al fianco dei lavoratori – conclude Pettinari – perché il personale viaggiante va difeso e noi continueremo ad esserci”.

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