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Valanga di Rigopiano, la manifestazione dei familiari: “I nostri angeli meritano giustizia” /FOTO

Valanga di Rigopiano, la manifestazione dei familiari: “I nostri angeli meritano giustizia” /FOTO

PESCARA, 19 ottobre – Spiattellano le responsabilità una dopo l’altra, carichi di dolore: dopo nove mesi i familiari delle vittime della valanga di Rigopiano sono fuori dal tribunale di Pescara a chiedere giustizia.

“Sarà impossibile fare pace con le istituzioni, perché sappiamo tutti che non è stata colpa della natura, ma di un errore umano, a partire dalla centralinista che ha risposto alle prime richieste di aiuto per arrivare a chi governa questa regione e questo Paese”. Sostiene Gianluca Tanda, del “Comitato vittime di Rigopiano”.

Sotto il sole di ottobre i familiari delle vittime indossano magliette bianche con le scritte “29 angeli” e “Hotel Rigopiano”, mentre espongono i loro striscioni: “I nostri angeli meritano giustizia. Noi la chiediamo per loro”.

“Qui si giustificano con i tagli – ha proseguito  Tanda -. Ma se non hai i soldi chiudi la strada è fai andare via le persone dall’albergo”.

C’è un aspetto umano, doloroso, su cui i familiari accusano:

“Ci fa arrabbiare che nessun rappresentante delle istituzioni ci abbia chiesto come stiamo e ci aspettiamo che qualcuno ci dica a che punto siamo su questa vicenda, visto che l’ultimo rapporto che abbiamo avuto con le autorità risale al giorno in cui ci hanno riconsegnato le salme dei nostri familiari”. dice Marco Foresta, che ha perso i genitori nella tragedia.

I legali dei familiari hanno imncontrato il procuratore capo della Repubblica di Pescara Massimiliano Serpi e il sostituto procuratore Andrea Papalia, per fare il punto della situazione sullo stato delle indagini.
Foresta ha sottolineato che

“è importante arrivare alla ricostruzione della verità. Dopo nove mesi – ha aggiunto – abbiamo le stesse incertezze di quei giorni”.

 

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