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Valanga Rigopiano, Matrone: “Distrutte 29 famiglie, è omicidio volontario di Stato”

Valanga Rigopiano, Matrone: “Distrutte 29 famiglie, è omicidio volontario di Stato”

PESCARA, 19 ottobre – La moglie, Valentina Cicioni, è rimasta sotto le rovine dell’hotel Rigopiano, travolto dalla valanga. Lui, Giampaolo Matrone, da quel disastro di neve e cemento è uscito devastato e più solo. Oggi è tra le persone che, fuori dal Tribunale di Pescara, chiedono giustizia. Con una manifestazione che accompagna l’incontro che i legali hanno avuto anche dalla Procura.

“Un anno dalla tragedia per la chiusura delle indagini? Non sarei soddisfatto nemmeno se le chiudessero entro stasera. Qui non c’è da essere soddisfatti e come noi riusciamo più a chiudere occhio la notte, pretendo che anche chi lavora su questo caso proceda senza dormire la notte – ha aggiunto Matrone – perchè Rigopiano non è un piccolo incidente stradale, a Rigopiano sono morte 29 persone, con Rigopiano sono state distrutte 29 famiglie e questo io lo chiamo omicidio volontario di Stato”.

E’ duro, durissimo Matrone, come tutte le persone che, da quell’evento sono rimaste irrimediabilmente segnate.

Alla manifestazione ha partecipato anche Alessio Feniello, il papà di Stefano:

“La lista dei sei indagati non esaurisce i responsabili, ce ne mancano una ventina – ha detto -. Pretendo e chiedo che le indagini inizino almeno a partire almeno dal 2006 e a partire da un personaggio di Farindola (Pescara), amico dei politici dell’Abruzzo, che a me però non fa paura”. Poi Feniello ha aggiunto che “è giusto che oggi siamo qui a combattere insieme questa battaglia, perchè tutti abbiamo perso dei cari a causa di questa negligenza e di questi personaggi inutili”.

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