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Atri, botte e minacce ai genitori per farsi dare i soldi: a processo

Atri, botte e minacce ai genitori per farsi dare i soldi: a processo

ATRI, 29 settembre –  La vita, per i suoi genitori, era diventato un incubo. Un incubo fatto di continue richieste di soldi, botte, minacce di morte. Almeno secondo l’accusa, che questa mattina ha visto una 21enne di Atri finire a processo con le accuse di maltrattamenti in famiglia e estorsione. A rinviare a processo la giovane il gup Giovanni De Rensis, con la prima udienza del processo fissata per il 14 dicembre.

I fatti contestati alla ragazza risalgono ad un periodo che va dal febbraio al novembre del 2016, quando in più occasioni avrebbe maltrattato i genitori che, temendo per la propria incolumità, si sono decisi alla fine a denunciare tutto ai Carabinieri.

In particolare, secondo quanto ricostruito nel corso delle indagini, in un’occasione la 21enne avrebbe sottratto al padre le chiavi e il cellulare, restituendoglielo successivamente dopo averlo danneggiato, accusandolo di averle preso 150 euro.

In un’altra occasione, invece, avrebbe richiesto insistentemente ai genitori 50 euro minacciandoli di colpirli con una scopa se non l’avessero accontentata. Un’escalation di violenza culminata a novembre del 2016 con una violenta aggressione nei confronti non solo del padre e della madre  ma anche del fratello minorenne.

In  quell’occasione, infatti, la ragazza dopo aver chiesto ai genitori 80 euro avrebbe preteso di essere accompagnata in auto a Pescara. E di fronte al loro diniego, brandendo un martello, li avrebbe minacciati di morte: “dovete morire tutti, vi ammazzo come cani, i soldi ce li avete me li dovete dare, brutti bastardi”e senza rius avrebbe detto la 21enne rivolta ai genitori, per poi lanciare il martello contro la macchina del padre senza riuscire a colpirla.

Ma non solo. Perché in preda all’ira, a quel punto, avrebbe sferrato un calcio al padre, un pugno alla testa alla madre e persino un pugno in pancia al fratello quattordicenne.

Episodi di violenza che oggi hanno visto il gup rinviarla a giudizio.

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