TERAMO, 16 aprile – E’ un’ennesima storia di presunti abusi su minori quella che questa mattina è approdata davanti ai giudici del Tribunale di Teramo, dove si è aperto il processo ad un 79enne della provincia teramana, accusato di violenza sessuale per aver molestato, secondo l’accusa, la nipote di alcuni vicini di casa.

Abusi che si sarebbero ripetuti in diverse occasioni nel corso degli anni, fin da quando la ragazzina aveva appena undici anni, e denunciati dalla vittima poco prima di diventare maggiorenne.

Secondo quanto raccontato dalla giovane gli abusi si sarebbero consumati quando lei tornata in vacanza dai nonni nel teramano. I nonni, che erano amici di famiglia del presunto molestatore, in diverse occasioni l’avrebbero infatti mandata dall’anziano per delle commissioni ed è proprio in quelle occasioni che l’uomo avrebbe abusato dalla minore.

Violenze che la ragazzina avrebbe tenuto sempre per sè fino a quando non si era decisa a confidarsi via chat con un’amica. La stessa amica che di fronte a quei racconti l’avrebbe convinta a dire tutto ai familiari.

Delle presunte violenze la ragazzina, orfana di madre, avrebbe così parlato alla compagna del padre che a sua volta avrebbe raccontato all’uomo di quanto accaduto.

Racconti che ben presto si sono trasformati in una denuncia arrivata sul tavolo del pm Bruno Auriemma, con la ragazzina che nel corso delle indagini era stata ascoltata con la formula dell’incidente probatorio.

Oggi l’apertura del processo a carico dell’uomo davanti ai giudici del Tribunale di Teramo (presidente Franco Tetto, a latere Sergio Umbriano e Carla Fazzini), davanti ai quali sono sfilati diversi testi dell’accusa tra cui il padre della ragazzina e la sua ex compagna.

E proprio la ex compagna ha raccontato come all’epoca la ragazza, quasi maggiorenne, dopo essersi confidata con un’amica avesse trovato il coraggio di raccontarle l’accaduto.