L’AQUILA, 31 luglio – Ventisette milioni di passeggeri trasportati e trentasette milioni di chilometri percorsi: Tua Spa chiude il bilancio d’esercizio, approvato dalla Regione in qualità di socio unico.

Numeri che, si legge in una nota, hanno permesso all’azienda unica di trasporto abruzzese

“di consolidare il proprio posizionamento tra le prime imprese italiane di trasporti. Abbiamo compiuto ulteriori ed importanti passi in avanti – ha commentato il presidente di Tua Spa Tullio Tonelli nel corso della conferenza stampa a seguito dell’approvazione del bilancio 2016 – proseguendo l’opera di consolidamento dell’Azienda sotto tutti i punti di vista. Un’opera di crescita aziendale – ha aggiunto Tonelli – portata avanti di pari passo alla crescente consapevolezza che Tua disputi, e disputerà anche in futuro, la partita strategica per la mobilità della regione Abruzzo”.

Tonelli ha sottolineato che:

“E’ andata avanti l’opera di internalizzazione della manutenzione dei nostri mezzi, sono stati inseriti nell’organico aziendale forze fresche ed altamente specializzate come autisti e manutentori. In altre parole – ha detto Tonelli – abbiamo fatto ulteriormente crescere Tua. Abbiamo avviato i progetti a noi assegnati dal Masterplan. Il nostro impegno è spaziato anche all’energica lotta all’evasione tariffaria, settore nel quale stiamo ottenendo incoraggianti e significativi risultati. Anche in ambito ferroviario i risultati sono stati molto positivi, sia nell’interlocuzione con Trenitalia per il trasporto pubblico locale, sia in ambito merci portando avanti con successo le più importanti partnership commerciali”.

In merito all’approvazione del bilancio è intervenuto il consigliere regionale delegato ai Trasporti, Camillo D’Alessandro:

“La scelta di aver costituito la società di trasporto pubblico locale – ha detto D’Alessandro –  è stata giusta. Oggi dimostriamo, numeri alla mano, che la scelta si è rivelata vincente. La scelta ha determinato, da un lato la salvaguardia di 1600 posti e, dall’altro, ha garantito il diritto alla mobilità in una regione a forte domanda debole per la presenza di un’area estesa nella zona interna che sarebbe stata compromessa in una logica di mercato”.