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Truffe agli anziani ‘fenomeno del momento’ in Abruzzo, i consigli dei Carabinieri /VIDEO

Truffe agli anziani ‘fenomeno del momento’ in Abruzzo, i consigli dei Carabinieri /VIDEO

PESCARA, 24 novembre – Truffe e raggiri agli anziani sono il fenomeno del momento in Italia e anche in Abruzzo: sconosciuti che si presentano come avvocati o appartenenti alle forze dell’ordine e che raccontano storie di incidenti stradali causati da figli e parenti delle vittime o assicurazioni scadute, chiedendo di pagare subito in contanti o con oggetti di valore per risolvere tali situazioni. Solo ieri a Pescara sono stati segnalati sei tentativi di truffa e in un caso i Carabinieri sono riusciti a bloccare i truffatori. I militari invitano quindi alla massima prudenza.

Nel sottolineare che si tratta del “fenomeno del momento” ed in forte espansione, il comandante del Reparto operativo dei Carabinieri di Pescara, il colonnello Gaetano La Rocca, e quello del Nucleo Investigativo, il maggiore Massimiliano Di Pietro, consigliano di “rivolgersi alle forze dell’ordine e contattare il 112 al minimo dubbio, per una situazione che si sta verificando o per una persona sospetta. E’ assolutamente sconsigliato – aggiungono – far entrare sconosciuti in casa. Bisogna ricordare, infine, che le istituzioni non chiedono denaro per telefono o con le modalità utilizzate dai truffatori”.

Segnalazioni di tentativi di truffa, negli ultimi giorni, ci sono stati non solo a Pescara, ma anche negli altri comuni dell’area metropolitana, come Montesilvano e Francavilla. In alcuni casi le truffe sono andate e buon fine e su questi episodi sono in corso indagini ed accertamenti.

Per i Carabinieri si tratta di “un fenomeno dal forte impatto sociale, che va a colpire persone anziane, spesso sole in casa, assai sensibili alle paventate situazioni di pericolo per i propri familiari e raggirate con insistenti colloqui telefonici”.

“L’Arma dei Carabinieri – concludono La Rocca e Di Pietro – continuerà a dedicare al fenomeno le sue migliori risorse, sia dal punto di vista repressivo che preventivo, come sta facendo mediante una campagna di sensibilizzazione porta a porta attuata su tutto il territorio provinciale dai comandanti di Stazione. Questi ultimi organizzano e prendono parte ad incontri nelle parrocchie, centri sociali o qualsiasi altro aggregato sociale al fine di informare e mettere in guardia le potenziali vittime dai rischi connessi all’odioso fenomeno criminale che fortemente incide anche sull’autostima delle vittime”.

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