Caso Maltauro, Marcozzi: “Il Presidente D’Alfonso si attenga alla richiesta di Anac”

PESCARA, 25 aprile – Dopo l’apertura, da parte dell’Autorità nazionale anticorruzione, di un procedimento di vigilanza nei confronti della Asl 2 Lanciano Vasto Chieti e della Regione Abruzzo, sul caso Maltauro, per “l’accertamento di tutti i profili attinenti alla proposta di Project Financing nonché di tutti gli atti presupposti e conseguenti“, non si placa il botta e risposta sulla vicenda tra il Movimento 5 Stelle e il presidente D’Alfonso. Dopo la conferenza stampa del Governatore, infatti, oggi a tornare sulla questione è la consigliera regionale del Movimento Sara Marcozzi che invita D’Alfonso ad attenersi semplicemente alle richieste dell’Anac.
“Al di là delle creative conferenze stampa del Presidente D’Alfonso, quella convocata ieri, di fretta e furia insieme all’assessore Paolucci, sembra una corsa al riparo per giustificare l’apertura della procedura di vigilanza da parte dell’Anac – scrive Marcozzi – Un tentativo, forse, di coprire le inefficienze tecnico-amministrative dell’operato del suo governo”.
Nel suo intervento Marcozzi fa riferimento alle dichiarazioni rilasciate ieri da D’Alfonso in merito alla tesi che qualcuno abbia raggirato l’Anac.
“Il fatto che l’Ingegner Romano arrivi a richiedere gli atti di gara e i verbali di gara – aveva detto ieri il presidente in conferenza stampa – mi fa pensare che qualcuno lo abbia raggirato, per cui io il 26 aprile andrò ad incontrarlo per ricostituire l’integrità della sua posizione lavorativa, facendo in modo che il flusso documentale sia corretto e magari anche l’accompagnamento orale”.
Parole che sono suonate come un chiaro riferimento ai Cinque Stelle.
“Il M5S fa sempre tutto alla luce del sole, tanto è vero che tutte e tre le segnalazioni, due delle quali inviate ad Anas, sono state inoltrate allo stesso Governatore e alla stampa e sono pubblicate sul nostro sito internet – dichiara infatti Marcozzi – Mi permetto di far notare al Presidente, neo-candidato senatore a vita, forse poco attento, che tutte le segnalazioni sono state inviate per competenza (e non per conoscenza), a tutti i membri della Giunta, al sottosegretario alla Giunta, alla Direzione generale, ai Presidenti delle commissioni I e IV, al Direttore della Asl, al Direttore dell agenzia sanitaria regionale, ai capi dipartimento e, soprattutto, alla sua persona”.
Segnalazioni dalle quali, continua la consigliera regionale del Movimento “si evince agevolmente che non si è mai parlato di gara avviata, piuttosto abbiamo informato l’Anac attraverso le delibere di giunta approvate e alcuni documenti del Proponente, fra cui il Pef e abbiamo chiesto ai destinatari delle missive vagliare l’economicità (come peraltro previsto dal regolamento n.1/2009 emanato da Anac) e la fattibilità rispetto al limiti previsti per le opere fredde, motivi ritenuti fondanti dal Rup Anac”.
“Peraltro – conclude Marcozzi – la prima segnalazione non è stata inviata all’Aanc, proprio perché sono un’ottimista, spero sempre nella buona volontà del prossimo e tento sempre, invano purtroppo, la via bonaria del dialogo e del confronto. Solo successivamente, stante il disinteresse mostrato dal Presidente e dall’assessore Paolucci ai nostri dubbi sul progetto, siamo stati costretti a interessare l’Autorità con a capo Cantone e il Procuratore della Corte dei Conti regionale. D’Alfonso prenda atto dell’accaduto e si impegni, come suo dovere, a trovare la migliore soluzione per l’ospedale di Chieti e per i cittadini abruzzesi”